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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Richard Wagner e l’Italia, un amore intenso nel quale l'artista trovò i luoghi ideali per le sue composizioni

A Venezia scrisse parte del Tristano, a La Spezia ebbe in sogno l'ispirazione per il preludio della “Tetralogia”, a Ravello e nel Duomo di Siena realizzò la scena del Parsifal, che portò a termine a Palermo

06 Luglio 2023

Richard Wagner e l’Italia

Richard Wagner (Lipsia 1813 – Venezia 1883) amava l'Italia. Infatti nelle differenti e molteplici località italiane dove soggiornò, trovò i luoghi ideali per le sue composizioni. A Venezia scrisse parte del Tristano, a La Spezia ebbe in sogno l'ispirazione per il preludio della “Tetralogia”, a Ravello e nel Duomo di Siena realizzò la scena del Parsifal, che portò a termine a Palermo. Nel 1859 simpatizzò per il Piemonte contro l'Austria, appoggiandone la seconda guerra d'indipendenza. Cosima era nata a Como da cui il nome "Cosima". Il 1º novembre 1871 viene eseguita la prima del Lohengrin al Teatro Comunale di Bologna, prima rappresentazione in assoluto di un'opera di Wagner in Italia. L'arrivo a Bologna dell'opera del compositore tedesco è frutto dell'interessamento del sindaco Camillo Casarini e avviene su pressione della stampa cittadina, dominata dalla figura dell’assessore Enrico Panzacchi. Le "stramberie della musica dell'avvenire" trovano opposizione tra gli influenti soci della Società Felsinea, che considerano Wagner "incomprensibile come un geroglifico egiziano", tra i liberali moderati e soprattutto tra i clericali, che si scagliano con aspri articoli contro il "frammassone" Wagner. Sotto la guida del maestro Angelo Mariani, cantano il tenore Italo Campanini (Lohengrin), Bianca Blume (Elsa), Maria Löwe Destin (Ortruda), Elisa Stefanini Donzelli e Pietro Silenzi. Il Teatro Comunale è gremito in ogni ordine e accoglie i più bei nomi dell'aristocrazia bolognese, fra cui Enrico Panzacchi e Alfredo Oriani. Il successo è già dalla prima straordinario: gli artisti e il direttore vengono più volte richiamati alla ribalta. A una delle quattordici repliche, tra gli spettatori, c’era anche Giuseppe Verdi, in compagnia di Arrigo Boito. Nella primavera del 1872 il Consiglio municipale assegnerà a Wagner la cittadinanza onoraria. Il Teatro Comunale venne così eletto in qualità di tempio del culto wagneriano in Italia. A Bologna si terranno anche le prime italiane di Tannhäuser (1872), L'olandese volante (1877), Tristano e Isotta (1888) e Parsifal (1914, prima assoluta europea, fino ad allora esclusiva di Bayreuth). Al Lohengrin sarà intitolato anche un’essenza estetica e cosmetica: un doppio "estratto olezzante", che la pubblicità commerciale dell’epoca indicherà ai clienti per "chiunque aspiri all'eleganza". Wagner adorava i cani e gli animali in generale, ma una volta dovette restare due mesi senza comporre “I maestri cantori” a causa di un morso alla mano destra del suo cane Leo, che Wagner stava pazientemente lavando. Come amante degli animali si schierò pubblicamente contro la vivisezione e sostenne i diritti degli animali. Aveva un fisico quasi integro, infatti ancora a oltre cinquanta anni era in grado di arrampicarsi fino al primo piano di una casa “terrorizzando” la moglie Cosima. Wagner talvolta si rivelava insonne e malinconico, probabilmente fonte delle musiche cupe del Tristano e Isotta e de I maestri cantori di Norimberga. Richard Wagner e Giuseppe Verdi, probabilmente, possono essere considerati gli avi ottocenteschi dei generi d’espressione musicale quali: Hard rock, Doom metal, Death doom metal, Heavy metal, Gothic metal, Rock gotico e Melodic death metal.

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