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Rothko numero sei violetto, verde e rosso: il mercato della ricchezza

Prima della guerra c’era un tempo in cui il mercato internazionale dell’arte era caratterizzato dalla presenza degli oligarchi russi che trasferivano ricchezza da oriente a occidente e forse prendevano anche qualche fregatura

20 Maggio 2023

Rothko numero sei violetto, verde e rosso: il mercato della ricchezza

“No. 6 (Violet, Green and Red)” è un dipinto olio su tela di 230 x 137 cm dell'artista espressionista astratto americano Markus Rothkowitz, noto come Mark Rothko (Daugavpils, 25 settembre 1903 – New York, 25 febbraio 1970). Fu dipinto nel 1951. In comune con le altre opere di Rothko di questo periodo, il n. 6 è costituito da grandi distese di colore delineate da sfumature irregolari e sfocate.


Mark Rothko era il quarto figlio di una famiglia ebrea lettone e fu’ l'unico a frequentare una scuola talmudica per bambini. Nel 1910 il padre Jacob emigrò negli Stati Uniti e lasciò il paese natale per trasferirsi con la famiglia a Portland, in Oregon. Tra il 1921 e il 1923 Mark frequentò l'università di Yale, a New Haven, nel Connecticut. L'anno successivo abbandonò gli studi per trasferirsi a New York e nel 1925 studiò con Max Weber all'Art Students League.


Nel suo lavoro artistico si concentrò sulle emozioni di base, spesso riempiendo grandi tele di canapa con pochi colori intensi e solo piccoli dettagli immediatamente comprensibili. 


Dalla sua prima esposizione del 1928 la fortuna di critica e di pubblico di Rothko è cresciuta senza sosta sino a farlo divenire negli anni 2000 uno degli artisti più costosi al mondo. 


“No. 6 (Violet, Green and Red)” fa parte  della collezione privata del magnate russo Dmitry Rybolovlev ed è al settimo posto tra i quadri più costosi di tutti i tempi. 


Il dipinto è anche una delle opere implicate nel famigerato “affare Bouvier”. Si ritiene infatti che Rybolovlev abbia comprato il dipinto privatamente nell’agosto del 2014 tramite il rivenditore svizzero Yves Bouvier di Ginevra. Rybolovlev avrebbe successivamente appreso che Bouvier aveva effettivamente acquistato il dipinto (piuttosto che agire semplicemente come un rivenditore) da Christian Moueix - collezionista d’arte e produttore francese di vino (tra gli altri del Bordeaux Château La Fleur-Pétrus, molto noto tra gli appassionati di vini di qualità, e pioniere della produzione di Bordeaux in Napa Valley, California)- per circa 94 milioni di $ (pari ad 80 milioni di €) prima di venderlo immediatamente dopo a Rybolovlev per 186 milioni di $ (pari a 140 milioni di €), con un bel profitto netto.

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