11 Marzo 2023
La cultura ha rilevanza sociale? L'arte è un prodotto culturale? Chi potrebbe dire il contrario? Per queste ragioni, e poiché l’Italia è un Paese nel quale i beni artistici sono ovunque, rendere fiscalmente più favorevole la sua circolazione rappresenta una svolta importante. La novità rientra nella «razionalizzazione del numero e delle misure delle aliquote Iva secondo i criteri posti dalla normativa Ue, al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento Iva per i beni e servizi similari, meritevoli di agevolazione in quanto destinati a soddisfare le esigenze di maggior rilevanza sociale». È quanto scritto nella bozza datata 7 marzo del Ddl delega al governo per la riforma fiscale messa a punto dal Ministero delle Finanze. Nel testo si prevede anche di ridurre l’aliquota dell’Iva all’importazione di opere d’arte, estendendo la tassazione ridotta anche alle cessione di oggetti d’arte o da collezione. La bozza, in 22 articoli, è suddivisa in cinque parti: principi generali e tempi di attuazione; tributi; procedimenti e sanzioni; testi unici e codici; disposizioni finanziarie. La misura potrebbe ridurre l’aliquota Iva dal 10 al 5% all’importazione di opere d’arte (in Francia oggi è al 5,5%), estendendola anche alle cessione di oggetti d’arte o da collezione (oggi al 22%). Insomma potrà risultare più conveniente rispetto ad altri paesi importare opere in Italia. La misura va a sostegno della nuova produzione degli artisti italiani che potrebbero veder ridotta l'Iva sulle vendite delle loro opere dal 10 al 5%, ma sarà in generale tutta l'arte nostrana a poter godere dell'agevolazione e circolare più facilmente.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia