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La vita di San Filippo Benizi nel film “La Brace sotto la cenere”

Sabato 11 febbraio alle ore 18:30 presso il cinema La Compagnia, a Firenze, sarà presentato il film che racconta la vita di San Filippo Benizi, Servo di Maria, entrato nell’Ordine Mariano nel 1254 e morto il 22 agosto 1285. Il 12 aprile 1671 fu canonizzato da Clemente X. La straordinaria vita del santo fiorentino è diventata un film scritto e diretto da Lorenzo Bojola, in collaborazione con la Curia Generalizia dell’OSM

08 Febbraio 2023

Francesco Grifoni

Francesco Grifoni

Per il fiorentino Francesco Grifoni è un momento molto positivo per la sua carriera di attore: dopo averlo visto sugli schermi in questi giorni su SKY nella decima stagione di “I delitti del Barlume”, nella puntata “E allora zumba!” dove interpreta il poliziotto Repetto, un personaggio con scheletri nell'armadio e molti lati non del tutto chiari, ora lo ritroviamo coprotagonista del film “La brace sotto la cenere”. Qui interpreta Frate Manetto, una figura chiave per l’opera straordinaria di diffusione e propaganda dell’Ordine dei Servi di Maria intrapresa dal Santo nel corso della sua vita. Per una maggiore aderenza alla vera storia del santo, la scelta dell’autore, condivisa con il direttore dell’archivio storico dell’Ordine e col Priore Generale, fra Gottfried M. Wolff, è stata quella di basarsi sulla “Legenda de Origine Ordinis” e sulla “Legenda del beato Philippo” scritte da Pietro da Todi all’inizio del 1300, che rappresenta il testo più antico a noi pervenuto sulla storia della vita di San Filippo Benizi. La maggior parte delle riprese è stata girata nei luoghi che hanno visto l’inizio della missione spirituale di Filippo, figlio di un ricco mercante e di una Frescobaldi, e in modo particolare al santuario di Montesenario, dove la troupe è stata accolta dal priore, fra Ferdinando Perri, e dalla sua comunità.

Si tratta del primo film promosso da un ordine religioso e riscopre il carisma e la missione di un santo fiorentino da tempo dimenticato, ma la cui memoria è rafforzata da tanti elementi che riconducono a lui. dalla statua sul colonnato del Bernini in Piazza San Pietro a quella sul ponte Carlo a Praga, ai vari toponimi a lui dedicati, come le famose terme di San Filippo in Toscana, sul monte Amiata. Alla realizzazione del film hanno partecipato anche alcuni monaci vallombrosani, ospitando la troupe e mettendo a disposizione alcune location presso la bellissima Badia a Passignano, nel Chianti fiorentino. L’obiettivo è dunque quello di trasmettere una memoria importante per la storia di Firenze e per i devoti di tutte le comunità OSM nel mondo. In ragione di questo, il film sarà pubblicato on line su un canale YouTube nelle varie versioni sottotitolate, a partire dal prossimo 11 febbraio. La pubblicazione sulla piattaforma digitale, accessibile a tutti con la visione gratuita del film, potrà favorire la diffusione della memoria su San Filippo, che non rappresenta solo una vicenda a vocazione spirituale, ma anche di identità culturale per tutti noi.

IL REGISTA

Lorenzo Bojola nasce a Firenze nel 1963 e si laurea alla facoltà di Architettura di quella città. I  inizia a fotografare fin da bambino, affascinato dai reportage che il padre realizza fra gli anni Sessanta e Settanta in varie parti del mondo. Contemporaneamente alla passione per la fotografia, cresce in lui un forte interesse per il cinema e per il film documentaristico. Sostenuto dal padre, che lo fornisce di una cinepresa semi professionale, nel 1975, all’età di appena 12 anni, lo segue in una spedizione africana e realizza il suo primo cortometraggio: “Luci d’Africa”. Nel 1995 si trasferisce per alcuni mesi in Argentina, dove realizza un progetto di audiovisivo per il quale affronterà un lungo viaggio all’interno del paese sudamericano. In contemporanea ai suoi impegni professionali, si dedica con sempre maggiore interesse alla scrittura, la sua terza passione. Inizia a scrivere racconti e novelle, ispirato anche dalla collaborazione col drammaturgo Ugo Chiti e la Compagnia Arca Azzurra Teatro. La frequentazione col teatro e la recitazione lo spinge a dare nuovo impulso alla sua attività collaterale di videomaker. Dalla metà degli anni Dieci del Duemila inizia una collaborazione con l’archivio storico della Santissima Annunziata di Firenze. Lorenzo Bojola vive e lavora a Firenze.

SAN FILIPPO BENIZI – MIRKO BATONI

Mirko Batoni nasce a Verona nel 1975 e si laurea in filologia moderna presso la facoltà di Filosofia e Lettere di Siena. Nella seconda metà degli anni Novanta arrivano le sue prime esperienze in teatro, impegnandosi in molti ruoli che lo portano presto all’attenzione del pubblico per la sua intensità di interpretazione, permettendogli di lavorare con molti registi, da Carlo Fineschi a Massimo Salvianti, da Giovanni Guidelli a Ugo Chiti. Parallelamente all’attività teatrale, col quale esordisce anche come autore, recita in televisione ricoprendo ruoli in serie TV, tra le quali Carabinieri, don Matteo, Medici e altre. Nel cinema lo vediamo impegnato in ruoli secondari, lavorando con vari registi, fra i quali i fratelli Taviani. Molto attivo come attore di teatro, Mirko Batoni alterna la recitazione sul palcoscenico a quella video in set per spot pubblicitari e cortometraggi con finalità sia artistiche che educative. Prima di questo film, aveva già lavorato con Lorenzo Bojola nel mediometraggio musicale Misty Blue. Per calarsi nella parte di San Filippo Benizi, ha studiato a lungo la storia del santo fiorentino, confrontandosi con gli storici dell’Ordine e con gli autori del film, per adeguarsi alle caratteristiche e alle scelte artistiche della regia

FRATE MANETTO – FRANCESCO GRIFONI

Francesco Grifoni è un attore formatosi al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma. Lavora per il cinema e la televisione prendendo parte a fiction per Rai e Mediaset tra cui “I delitti del Barlume”, “Il Sorteggio”, “Preferisco il paradiso” di Giacomo Campiotti, “Ris”, “I Cesaroni.” Selezionato dall’U.I.C. (unione italiana casting) è tra i volti emergenti alla 62° Mostra del Cinema di Venezia con il film “ Il colpo di pistola”, diretto da Elisabetta Lodoli, progetto vincitore del Premio IMAIE Giovani Talenti Italiani. Fa parte della associazione culturale Avatar, con la quale è andato in scena con gli spettacoli “The Medici Congiura 2.0.”, “Il taglio del bosco”, “Frankenstein”, “L’impollinatore”, per la regia di Giovanni Guidelli. “L’impollinatore” è lo spettacolo vincitore dell’Earthinkfestival 2019 in cartellone al festival della scienza di Genova e circuitato Piemonte dal Vivo. Nel 2020 è nel cast di “The Wam Game – Il Gioco di Mozart” spettacolo con la regia di Manu Lalli prodotto da Venti Lucenti e il Maggio Musicale Fiorentino. Nel 2022 è Iwan nello spettacolo Die Fledermaus - il pipistrello, regia Josef Ernst Kopplinger - Gartner Platz Theatre - Monaco - in scena al Maggio Musicale Fiorentino. Nel 2022 gira I delitti del barlume 10, regia Milena Cocozza, prodotto da Palomar, Sara' Giorgio in Proiettili di Cristallo - regia Daniele Favilli, progetto vincitore Nuovo Imaie attualmente in fase di distribuzione. Thriller che tratta di duelli legalizzati con svariati personaggi ed ispirato a "Il club dei suicidi" di R.L. Stevenson e "La Partita più pericolosa" di R. Connell (da cui è tratto anche "Hunger Games") prossimamente su Raiuno in una serie ambientata durante il periodo fascista per la Regia di Giacomo Campiotti.

 http://labracesottolacenere.com/   ingresso gratuito  con prenotazione: labracesottolacenere@gmail.com

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