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Tamara de Lempicka, i volti indimenticabili della Parigi negli anni trenta

“Le gallerie ... mi mettono nelle stanze migliori, sempre al centro, perché il mio dipinto attrae la gente.”

17 Dicembre 2022

A Parigi negli anni trenta  con  Tamara de Lempicka

L’artista polacca Tamara de Lempicka, nata Maria Gurvik-Gorska  (Varsavia, 16 maggio1898 – Cuernavaca, 18 marzo 1980), è stata anche la stella della vendita serale di Christie's “Impressionisti e arte moderna” tenutasi  a Londra all’inizio del 2020.

Il dipinto della nota pittrice art deco, “Portrait de Marjorie Ferry” (1932) che misura 100 x 65 cm, ha stabilito in quella occasione un nuovo record per l’artista, arrivando a £ 16,2 milioni ($ 21,1 milioni pari a poco più di 19 milioni di euro). Ha battuto il suo precedente record, raggiunto appena tre mesi prima, quando “La Tunique Rose” (1927) è stata venduta per 13,3 milioni di dollari (12,09 milioni di €) da Sotheby’s a New York.


“Portrait de Marjorie Ferry” raffigura appunto Marjorie Ferry,  cantante parigina di cabaret dell’epoca, ed è stato eseguito nello stile tipico che è il marchio dell'artista con angoli pronunciati e forti contrasti tra luce e ombra. Tamara de Lempicka  è famosa per i suoi sensuali ritratti di donne, molte delle quali ha personalmente incontrato durante i suoi anni di vita a Parigi tra le due guerre mondiali dove, dopo essere fuggita  dalla rivoluzione russa dell’ottobre del 1917 insieme al suo primo marito il  facoltoso avvocato ed aristocratico Tadeusz Łempicki, ebbe ampi circoli di amici e pieno accesso alla vita mondana più esclusiva.

Bisessuale dichiarata divorziò dal primo marito nel 1928.
Fu’ anche amante di Gabriele D’Annunzio. Altri dicono però che, pur essendo stata ospite di D'Annunzio al Vittoriale, rifiuto’ sempre  i suoi continui tentativi di seduzione.

Dopo aver viaggiato in lungo e in largo in Europa - soprattutto in Germania e Italia- allo scoppio della seconda guerra mondiale si trasferì negli Stati Uniti con il suo secondo marito, il barone Raoul Kuffner de Diószegh (1886-1961), prima a Beverly Hills (Los Angeles) e poi a New York.


Dopo la morte del barone Kuffner nel 1961,Tamara de Łempicka andò a vivere a Houston in Texas, dove sviluppò una nuova tecnica pittorica consistente nell'utilizzo della spatola al posto del pennello. Le sue nuove opere, vicine all'arte astratta, vennero accolte freddamente dalla critica, tanto che la pittrice giurò di non esporre più i suoi lavori in pubblico. Nel 1978 si trasferì a Cuernavaca in Messico. Morì nel sonno il 18 marzo 1980. Come da sua volontà, il suo corpo venne cremato, e le ceneri vennero sparse sul vulcano    Popocatépetl.

Tutte e dieci le opere più apprezzate di Lempicka presentano raffigurazioni di donne.


Secondo Christie's, Lempcika una volta disse:


“Tra un centinaio di dipinti, potresti sempre riconoscere con facilità il mio. Le gallerie ... mi mettono nelle stanze migliori, sempre al centro, perché il mio dipinto attrae la gente. È pulito e ben definito.”


I suoi quadri fanno parte delle collezioni private della pop star Madonna -sua grande estimatrice che ha presentato le opere della Lempicka nei video musicali di alcuni dei suoi grandi popolari successi-, dell'attore Jack Nicholson, dell’attrice e cantante Barbra Streisand e degli stilisti Dolce e Gabbana.

fonte: Artsy.net; arthive.com; it.m.wikipedia.org

Di Giovanni Conticelli 

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