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Villa D'Este, raduno annuale di collezionisti di avvocati d’epoca: esposti modelli provenienti da 14 nazioni

20 novembre 2032. Grande successo del raduno annuale di collezionisti di avvocati d'epoca

21 Novembre 2022

Villa D'Este, raduno annuale di collezionisti di avvocati d’epoca: esposti modelli provenienti da 14 nazioni

Si è svolto ieri, nella meravigliosa cornice di Villa d’Este, il raduno annuale di collezionisti di avvocati d’epoca. Sono stati esposti modelli provenienti da 14 nazioni, a conferma dell’importanza e del prestigio internazionale raggiunti dall’evento. Al mattino, si è tenuto il concorso di eleganza, vinto da Aristodemo Agostatota, già fondatore e per oltre trent’anni managing partner dello Studio Agostatota, Smith & Wesson. Molto ammirati il suo impeccabile abito doppiopetto gessato di Caraceni, la camicia di Finollo e la cartella di Valextra. Superba la qualità del restauro, curato dallo specialista svizzero Aleardo Spruengli, Targa oro per l’originalità assegnata all’avvocato parigino Michel Barreau, esposto con pantaloni a zampa di elefante, borsello in vacchetta morbida con tracolla e un incredibile riporto a mascherare la calvizie.
Nel pomeriggio, protagonisti al concorso di oratoria Phil Americano e Mino Ritario. Il primo, ha raccontato che ai suoi tempi l’amministrazione della giustizia era ancora affidata a Giudici umani, che prima di emettere il loro verdetto consideravano l’elemento soggettivo del reato, le circostanze e il contesto sociale e familiare dell’imputato, col risultato aberrante che il medesimo reato veniva punito con pene variabili. Il secondo – in pantaloni di velluto, giacca di tweed e brown shoes! - ha replicato che giudicare è un’attività prettamente umana, che l’equità – che è la giustizia del caso singolo – presuppone che l’organo giudicante sia connesso alla realtà fisica mediante i cinque sensi, arrivando persino a concludere che l’Intelligenza Artificiale non potrà mai essere in grado di provare empatia e compassione, requisiti fondamentali che ci si deve aspettare da chi amministri la giustizia.
Suggestiva la chiusura della manifestazione, culminata nella chiusura dei sacchi in cui – abbondantemente imbottiti di naftalina – vengono conservati i protagonisti di un mondo scomparso.

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