28 Maggio 2022
Domus (fonte twitter @Damianodanny1)
Una Domus Segreta sotto le terme di Caracalla. Che aprirà al pubblico il prossimo 23 giugno. Un tesoro che è stato intercettato a otto metri di profondità alla metà dell'ottocento e sotto un'area delle terme imperiali e ricavata negli anni '70. E com'è adibita lo riporta Laura Larcan sul Messaggero. Un capolavoro costituito da un rosso cinabro gioca con il blu egizio e il viola. Attorniata da sfondi preziosi per figurine d'ispirazione dionisiaca. Gli amorini a cavallo di antilopi e caproni, e maschere di satiri e sileni animano il corteo di Bacco. Occhi all'insù, per scoprire una straordinaria decorazione che corre per oltre sei metri e restituisce una porzione di volta di quello che in origine era un triclinio, la sala per banchetti, di quasi 1900 anni fa.
Sono queste le parti più importanti di quella che viene considerata la Domus segreta delle Terme di Caracalla a Roma. Intercettata alla metà dell'Ottocento a otto metri di profondità alla metà dell'Ottocento sotto un'area delle Terme imperiali e riscavata negli anni 70 del Novecento, ma rimasta sconosciuta: il Palatino contiene alcune porzioni decorative. Altri affreschi di pareti e volte rimontati per ricreare l'originario sacello (la stanza domestica dedicata ai culti) in un ambiente delle Terme stesse, rimasto però chiuso da oltre trent' anni. Il lungo restauro è servito per riportare tutto alla luce, per far apprezzare alla gente questo magnifico capolavoro. E con un allestimento nella palestra orientale delle Terme, che aprirà al pubblico il 23 giugno.
C'è spazio anche per un colpo di teatro: le divinità del pantheon romano, Giove, Minerva e Giunone raffigurate quasi a sorpresa. Ma anche Iside raffigurata con il nodo lunare in testa e fiaccola e spighe nelle mani. Mirella Serlorenzi, responsabile del sito ha spiegato: "Il tutto ci restituisce un luogo di culto simbolo di un sincretismo religioso, che rendeva l'antica Roma unica". Sul restauro Serlorenzi dichiara:"Durante l'attuale restauro è emerso con maggiore chiarezza l'alto livello della decorazione di questa domus lussuosissima". Se la si guarda bene dalla penombra si svelano pareti monumentali di colori e scene avvolte dal mito. "Una decorazione molto particolare che da un punto di vista architettonico è molto rara", precisa l'archeologa.
Ma a chi apparteneva? La stessa Serlorenzi sull'ipotesi di un proprietario chiarisce: "Purtroppo non sono state rinvenute iscrizioni che indichino a chi fosse appartenuto l'edificio. Tuttavia la particolare struttura, con una domus signorile al piano terra e appartamenti ai piani superiori, che per Roma è un unicum, fanno pensare ad un mercante facoltosissimo. E nulla esclude che potesse far parte dell'aristocrazia romana
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