23 Dicembre 2025
Alfonso Signorini (foto da Instagram grandefratellotv)
L’Italia dello spettacolo vive un nuovo atto di un dramma rocambolesco: Alfonso Signorini, faraone televisivo del Grande Fratello Vip, si ritrova al centro di accuse dal gusto hard sollevate dal programma web Falsissimo di Fabrizio Corona, dove si parla di un “sistema” di favoritismi e presunti abusi nel casting del reality più redditizio di Mediaset.
Ma prima di sputare sentenze dalla tribuna, guardiamo la partita in campo aperto — dove Corona, l’attaccante più astioso del gossip italiano, non è precisamente un paladino della giustizia. L’ex paparazzo porta alle stelle il suo format attaccando Signorini con chat, messaggi e testimonianze allusive, ma lo stesso Corona è ora indagato per “revenge porn” e diffusione di materiale sessualmente esplicito dopo la querela presentata dal conduttore.
Signorini, dal canto suo, ha scelto il silenzio legale — non una smentita urlata sui social. È la tattica di chi sa che può attaccare l'avversario solo in questa maniera.
Nel frattempo, giusto per non dimenticare, Corona non è nuovo alle cronache giudiziarie: nel corso della sua carriera è stato condannato più volte per reati gravi tra cui estorsione, evasione fiscale, bancarotta e altri procedimenti culminati in una condanna di oltre 13 anni di carcere cumulati, che ha scontato in parte tra detenzione e affidamenti.
Come se non bastasse, a maggio 2025 è stato anche condannato a un anno di reclusione per evasione dagli arresti domiciliari dopo essersi allontanato per una cena con amici nonostante un permesso legale.
Se il gossip fosse un tribunale, Corona ne sarebbe il pubblico ministero e l’imputato allo stesso tempo. Signorini, invece, sebbene nel mirino delle chiacchiere, ha al momento dalla sua parte solo la legge, che vede il suo accusatore investigato per reati legati alla diffusione di materiale privato.
La morale, nel caos di tweet, podcast, e accuse frontali? Nel circo mediatico italiano si grida allo “scandalo” come fosse un grido di battaglia, ma chi ha una storia di condanne alle spalle non può certo ergersi a giudice supremo della moralità altrui. Signorini potrebbe presto scoprire che l’unico sistema che conta è quello della giustizia, non delle chiacchiere da bar.
Perché, dobbiamo dirla tutta, se dobbiamo proprio. Che sin dalla notte dei tempi sesso e notorietà siano andati a braccetto, è cosa nota, così come di omosessuali in cerca di uccelli è pieno lo show biz. La certezza che peró deve farci riflettere è un'altra: se la tua più grande ambizione è partecipare al Grande Fratello, il simbolo del nichilismo intellettuale, il capolinea dell'homo sapiens, allora è giusto che te lo prendi bel culo o lo "regali" a chi al culo conserva pruriti.
Allora Signorini, anche fossero vere le accuse di Corona, chissene, avrebbe fatto comunque bene (o pene), perché come diceva Wanna Marchi "i coglioni vanno inculati", e se sogni il GF sei un coglione. Amen.
Di Aldo Luigi Mancusi
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