28 Ottobre 2025
Fonte: LaPresse
In merito all'incidente sulla Colombo a Roma, è stato individuato ed ascoltato il conducente dell'altra Bmw. Il ragazzo è accusato di avere avuto un coinvolgimento nella presunta gara con la Bmw Serie 1 guidata da Luca Domenico Girimonte che ha centrato la Mini Cooper sulla quale viaggiava la vittima Beatrice Bellucci. Si tratta di un giovane di Anzio che assieme alla fidanzata si stava dirigendo a Roma proprio con Girimonte. Interrogato, il ragazzo ha dichiarato: "Non mi sono accorto di nulla. Ero più avanti, non stavamo gareggiando".
Nuovo risvolto in merito all'incidente sulla Colombo a Roma. È stato infatti individuato il conducente della terza auto, la Bmw grigia accusata di aver gareggiato con l'altra Bmw Serie 1 guidata da Luca Girimonte, indagato per omicidio stradale. È stato proprio quest'ultimo a fornire il nome dell'amico che era nell'altra auto.
Entrambe le Bmw sono partite da Anzio, direzione Roma. Nella Serie Uno di colore bianco c’erano Girimonte e un passeggero. Nell’altra, grigia, l’amico e la fidanzata. E proprio l'amico di Girimonte ha dichiarato di non essersi accorto di nulla inizialmente, e di averlo scoperto solamente ore dopo.
È stata la Bmw bianca guidata da Girimonte ad aver centrato nella serata di venerdì 24 ottobre all’altezza di piazza dei Navigatori la Mini Cooper sulla quale viaggiavano Beatrice Bellucci e l'amica Silvia Piancazzo, quest'ultima ricoverata in gravi condizioni dopo aver riportato la frattura della milza e numerose fratture.
Il testimone Roberto Del Buono ha raccontato come sono andate le cose: "La Bmw bianca correva credo a circa 180-200 chilometri orari e la marmitta faceva un rumore assordante". Invece, la Mini Cooper "procedeva tranquilla nella corsia centrale diretta verso il centro, poi c'è stato l'incidente".
L'auto di Girimonte "ha tamponato la Mini e l’ha tirata contro un albero. Il conducente non è riuscito a frenare in tempo e ha speronato la macchina con a bordo le due ragazze. La Mini si è ribaltata più volte ed è finita contro un albero con un grande tonfo". E sull'ipotesi formulata in seguito all'incidente: "Non credo si trattasse di una corsa clandestina organizzata, ma di una sfida tra amici".
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