28 Ottobre 2025
Dopo il gruppo “Mia Moglie” e la piattaforma “Phica.eu”, spunta un nuovo sito definito “sessista” che sfrutta l’intelligenza artificiale per spogliare virtualmente donne famose. Si chiama “Social Media Girl” e nelle sue pagine compaiono volti noti come Francesca Barra, Chiara Ferragni, Federica Nargi e Diletta Leotta. Le immagini, generate con algoritmi di “deepfake”, mostrano le protagoniste completamente nude, senza alcun consenso. La denuncia è partita dai social della giornalista Francesca Barra, mentre la Polizia postale ha avviato accertamenti sulla natura dei contenuti diffusi in rete.
Entrando nel forum si trova una categoria chiamata “AI undress anybody”, con una sezione interamente dedicata ai personaggi famosi. 46 pagine in cui scorrono decine di scatti di volti noti dello spettacolo, della politica e della musica, manipolati digitalmente per far apparire le protagoniste senza veli. Accanto alle immagini compaiono anche commenti e interazioni tra utenti.
Nella lista figurano Chiara Ferragni, Benedetta Parodi, Federica Nargi, Andrea Delogu, Caterina Balivo, Diletta Leotta, Selvaggia Lucarelli, Sophia Loren, Angelina Mango, Elisabetta Canalis, Arisa, Michelle Hunziker, Maria Elena Boschi e Cristina D’Avena. Alcune foto sarebbero recenti, altre risalenti a un anno fa, e qualcuna è già stata rimossa. L’iscrizione al forum è libera: basta dichiararsi maggiorenni, senza alcuna verifica.
“Sono oltre 50 le italiane note del sito con nudi realizzati con AI” dice Selvaggia Lucarelli, che ha raccontato la vicenda sulla sua pagina Instagram: “È tutto su un forum che ospita oltre sette milioni di utenti, con decine di migliaia di iscritti attivi ventiquattro ore su ventiquattro”.
Lucarelli sottolinea come pubblicare il nome del sito sia “un errore incredibile che non può che aumentare la diffusione” delle immagini e aggiunge: “Trattandosi di immagini realizzate con intelligenza artificiale (simili a un fotomontaggio), non mi sono sentita terribilmente turbata e, credo, neppure le altre”.
Diversa la reazione di Francesca Barra, che ha denunciato pubblicamente la presenza di sue immagini sul forum: “È una violenza e un abuso che marchia la dignità, la reputazione, la fiducia – sottolinea –. Un furto dell'immagine, del corpo, della libertà di essere viste come si è, non come un algoritmo o una mente malintenzionata decide di rappresentarci”. E aggiunge: le tecnologie “dovrebbero essere strumenti di progresso, non di sopraffazione”.
Anche la politica è intervenuta con toni duri. La vicepresidente del Senato Licia Ronzulli (Forza Italia) ha parlato di “un altro, disgustoso e agghiacciante sito che usa la tecnologia per violentare le donne”. E rincara: “‘Spogliare’ con l’intelligenza artificiale un volto, un corpo, una vita, senza consenso, non è intrattenimento, è uno stupro virtuale”.
Ronzulli ha ricordato che “ora, grazie alla nostra legge che introduce il reato di deepfake, pagano con il carcere fino a 5 anni. Chi violenta con un clic è un criminale, non hacker”. Dello stesso avviso le senatrici di Italia Viva, Raffaella Paita e Daniela Sbrollini, che parlano di “violenza inaccettabile”.
Il caso “Social Media Girls” arriva a pochi mesi dallo scandalo del gruppo Facebook “Mia Moglie”, dove venivano condivisi scatti privati senza autorizzazione, e del sito "Phica.eu", su cui comparivano foto rubate anche a personaggi famosi, accompagnate da commenti sessisti. Quella piattaforma era stata poi chiusa dalla polizia postale e il presunto gestore indagato.
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