21 Ottobre 2025
Fonte: Facebook, @TV medica
Una neonata di Gaza è stata salvata all'ospedale Meyer di Firenze. Alla piccola palestinese, giunta in Italia dalla Striscia a fine settembre quando aveva appena 10 giorni, è stato asportato un tumore di 2 chili, tre volte il suo peso. Aveva un tumore molto raro che colpisce i neonati, un teratoma sacro-coccigeo. I medici del pediatrico fiorentino l'hanno operata appena le sue condizioni lo hanno permesso. Tramite una nota, il Meyer ha fatto sapere che "adesso sta meglio e prosegue il decorso post operatorio nella terapia intensiva neonatale del Meyer".
Era arrivata da Gaza, nata prematura alla 33esima settimana e le è stato asportato un tumore di 2 chili all'ospedale Meyer di Firenze. La piccola è stata sottoposta ad un intervento durato circa due ore e mezzo. Aveva una massa posizionata alla base delle colonna vertebrale. Il chirurgo Enrico Ciardini ha spiegato che "per farsi un'idea delle dimensioni basti pensare che prima dell'intervento la piccola pesava 4.300 grammi, subito dopo 1.500. Si tratta di un tumore raro, che ha un'incidenza di 1 caso su 40/50mila nati, e ancor più raro data l'eccezionalità delle dimensioni della massa neoplastica, che pesava quasi tre volte la piccola. Di qui l'importanza di un intervento altamente specializzato e tempestivo, che restituisse alla bambina la possibilità di avere una buona qualità di vita".
Ciardini ha poi proseguito spiegando che la piccola "sta crescendo e guadagnando progressivamente peso e la ferita post-operatoria si sta rimarginando". Marco Moroni, responsabile della terapia intensiva del Meyer, ha informato che la neonata, arrivata in Italia insieme alla famiglia nella notte tra il 29 e il 30 settembre nell'ambito di un programma di assistenza umanitaria del governo italiano, era "in condizioni cliniche abbastanza serie, anche per un concomitante stato infettivo".
Non è purtroppo l'unico caso di un neonato affetto da patologie o da tumori come in questo caso. Lo scorso mese, a Torino, una neonata di 6 giorni è stata salvata con colla istantanea da una rara malformazione vascolare al fegato che "rubava" sangue al corpo, congestionando cuore e polmoni.
Ogni volta che vengono diffuse queste notizie, in molti ricordano gli studi effettuati sul possibile ruolo dei vaccini Covid. In questo ambito, lo scorso anno aveva catturato l'attenzione uno studio Pfizer in cui l'azienda avrebbe ammesso "l'aumento di 3,9 volte del tasso di anomalie congenite e ritardi nello sviluppo dei neonati", dopo la somministrazione del vaccino alle donne incinte.
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