12 Agosto 2025
Uno è accusato di aver ucciso la moglie e la figlia di undici mesi. L’altro, di aver massacrato l’ex fidanzata con tre coltellate, chiusa poi in una valigia e abbandonata in un bosco. Due crimini efferati, due storie che non lasciano spazio a giustificazioni. Oggi, però, quei due uomini, Charles Francis Kaufmann e Mark Samson, vivono fianco a fianco, separati solo da un corridoio, all’interno del carcere di Rebibbia. E in quel luogo segnato dal silenzio e dall’ostilità, è nata una strana forma di legame.
Kaufmann, 46 anni, cittadino americano, e Samson, 23 anni, condividono lo stesso destino: l’isolamento assoluto da parte degli altri detenuti. Nessuno li cerca, nessuno li interpella. Sono “reietti”, rifiutati anche nel mondo dove già si sconta una pena. Parlano solo tra loro, in inglese: Kaufmann è madrelingua, Samson lo parla fluentemente. Una lingua che li unisce, ma che allo stesso tempo li isola ancora di più all’interno della popolazione carceraria.
Non fanno confessioni, non si confidano apertamente. Eppure, nelle lunghe conversazioni in cortile o nel corridoio, si è creata tra loro una forma di solidarietà. Al punto che Samson ha suggerito a Kaufmann il nome di uno dei suoi avvocati. Quest’ultimo, nei giorni scorsi, lo ha contattato, salvo poi rifiutare: "Mi difendo da solo", ha detto.
La storia di Francis Mark Samson è documentata nei fascicoli della Procura di Roma. La mattina del 26 marzo 2025, nella casa di via Homs, nel quartiere Africano, dove viveva con i genitori, ha ucciso l’ex fidanzata Ilaria Sula con tre coltellate al collo. Poi ha nascosto il corpo in una valigia, l’ha caricata in auto e abbandonata in un bosco a quaranta chilometri dalla Capitale. Fermato e interrogato poche ore dopo, il giovane è oggi accusato di omicidio volontario aggravato.
Ancora più complesso è il caso di Kaufmann, noto anche con lo pseudonimo Rexal Ford. Viveva con la compagna Anastasia Trofimova e la loro figlia Andromeda in una tenda a Villa Pamphili. Il 2 giugno, Anastasia scrive alla madre: "Le cose non vanno bene". Di lì a poco, secondo l’accusa, viene soffocata. Tre giorni dopo, il 5 giugno, tocca alla figlia, strangolata brutalmente. I loro corpi verranno ritrovati il 7 giugno, nascosti tra i cespugli del parco.
Dopo il duplice delitto, Kaufmann è fuggito. È stato arrestato l’11 giugno sull’isola greca di Skiathos e successivamente estradato in Italia. Da allora, non parla con nessuno. Rifiuta i legali, non rispetta le regole, si chiude nel silenzio. Tranne quando si tratta di Samson.
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