15 Aprile 2025
Mark Samson, fonte: Facebook, @Sostenitori della Polizia di Stato
L'autopsia sul corpo della 22enne Ilaria Sula ha smentito le dichiarazioni rilasciate dall'omicida Mark Samson sulle dinamiche del delitto. Secondo quanto emerge dall'esame autoptico, la giovane sarebbe stata colpita da pugni e schiaffi da parte dell'ex ragazzo reo confesso, che aveva smentito che vi fosse stata un'aggressione prima dell'omicidio. La ragazza è morta a seguito delle 3 coltellate al collo la sera del 25 marzo, e non alla mattina del 26, come l'omicida aveva sempre sostenuto.
La posizione di Mark Samson di fronte agli inquirenti è sempre più traballante. A sconfessare le dichiarazioni dell'ex fidanzato reo confesso dell'omicidio di Ilaria Sula è pervenuta l'autopsia sul corpo della ragazza. Secondo i risultati dell'esame, c'è stata colluttazione prima del delitto, al contrario di quanto aveva ammesso Samson. Il medico legale ha evidenziato sul corpo di Sula, come riportato dalla pm, "un grosso ematoma, una ferita riconducibile a un colpo preso sull'arcata sopraccigliare sinistra, come da un pugno o con un oggetto (più probabile il primo). Un altro colpo sull'occhio, uno sul labbro con una sorta di lesione e dei piccoli graffi sul collo, non di strangolamento ma come se ci fosse stata una colluttazione. Poi le coltellate.... sono tre sul collo più quattro sulla guancia, più altre lesioni. Lei aveva anche segni sull'avambraccio destro e soprattutto un'unghia rotta sulla mano sinistra compatibile con un tentativo di difendersi".
"Magari è sbattuta nel momento in cui è caduta", ha affermato Samson, che aveva smentito un'eventuale aggressione prima del delitto e aveva invece dichiarato di aver colpito Sula con "due coltellate da dietro, con il coltello che avevamo utilizzato per tagliare la mortadella. Ilaria non si è accorta di nulla, ha gridato poco". Le sue dichiarazioni rimangono coperte da un motivato dubbio da parte degli inquirenti circa la loro attuale veridicità, dal momento che l'esame autoptico ha smentito anche la data del delitto fornita dall'omicida. Samson aveva sostenuto che la vittima fosse arrivata a casa sua per un incontro pacifico la sera del 25 marzo e si sarebbe fermata a dormire da lui per evitare di prendere i mezzi alla sera, e aveva dichiarato che l'omicidio sarebbe avvenuto la mattina successiva, il 26 marzo; l'esame autoptico ha invece confermato che il delitto si è consumato la sera del 25 marzo stesso. Gli inquirenti hanno aperto anche all'ipotesi che l'aggressione subita dalla giovane prima di essere uccisa fosse legata ad un tentativo di violenza sessuale.
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