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Piacenza, ronde islamiche nei parchi pubblici per convertire “giovani fragili”, Saccardi (FI): “Sarà sempre peggio, ma nessuno dice nulla"

Sul caso è intervenuto anche Fabio Rampelli (FdI): "Per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, compresi quelli di religione islamica, ci sono le autorità preposte: la polizia e l'arma dei carabinieri"

05 Luglio 2025

Piacenza, ronde islamiche nei parchi pubblici per convertire “giovani fragili”, Saccardi: “Sarà sempre peggio, ma nessuno dice nulla”

A Piacenza la comunità islamica annuncia la creazione di ronde nei parchi pubblici, in una sorta di attività di "sorveglianza con fini educativi e religiosi” per convertire i “giovani fragili”. Mauro Saccardi, ex consigliere comunale, denuncia la situazione: “Sarà sempre peggio”. E, intanto, dal comune arrivano solo silenzi.

Piacenza, ronde islamiche nei parchi pubblici per convertire “giovani fragili”, Saccardi: “Sarà sempre peggio, ma nessuno dice nulla”

A Piacenza, città amministrata dalla sindaca del Pd Katia Tarasconi, la comunità islamica intende organizzare veri e propri presidi territoriali nei parchi, proponendosi come forza di prevenzione sociale. Una proposta assurda, che, secondo molti, si pone al limite della legalità e solleva forti dubbi sulle sue implicazioni culturali, religiose e di ordine pubblico.

Come riporta Il Piacenza, "la Comunità islamica si appresta a organizzare, assieme alle realtà che già operano sul territorio e a gente, un’attività di presidio nei parchi frequentati dalle famiglie e dai più giovani". Ma è proprio questo il punto che allarma: "L’obiettivo è quello di prevenire eventuali azioni violente a danno della collettività e intercettare giovani problematici avvicinandoli stabilendo un primo contatto, mediante la leva religiosa, sportiva o di diverso interesse, per mettere in atto attività educative di inserimento nel tessuto sociale o per ascoltare il loro disagio".

La questione legale è tutt’altro che marginale. Le ronde, salvo rare eccezioni di volontari civici formati e riconosciuti dalla Prefettura, sono vietate. Inoltre, la religione islamica in Italia non ha ancora stipulato un’intesa con lo Stato ai sensi dell’articolo 8 della Costituzione. Un dettaglio tutt’altro che irrilevante, poiché tale accordo regola i rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose diverse dalla cattolica.

Interviene anche il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia): "Per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, compresi quelli di religione islamica, ci sono le autorità preposte: la polizia e l'arma dei carabinieri".

Sulla stessa linea, l’ex consigliere comunale Mauro Saccardi affonda: "E con vero stupore, che leggo sui media, che a Piacenza arriveranno le ronde islamiche, formazioni volontarie, per contrastare la delinquenza giovanile, esplosa in tutta la sua violenza in questi caldi giorni d’estate. Mi sembra di ricordare quando anni orsono, si parlava di istituire 'ronde padane' e ricordo il dibattito che si scatenò, ronde fasciste, ronde inutili, ronde xenofobe e chi più ne ha più ne metta. Oggi per le ronde islamiche nessuno dice nulla, nessun politico si indigna, sembriamo tutti rassegnati, a delegare la sicurezza nelle zone più calde agli islamici. Molto bene, ma quando vedremo le nostre donne con il chador o il hijad, o obbligate a passeggiare accompagnate da un maschio di famiglia? Forse il mondo al contrario è davvero una realtà, le ronde islamiche sono veramente troppo! E prevedo che in prospettiva sarà ancora peggio".

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