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Truffa del finto Crosetto con l’AI, recuperati i 980mila € versati da Massimo Moratti, erano su un conto olandese dopo vari passaggi su altri conti in giro per il mondo

L'ex presidente dell'Inter aveva denunciato dopo esser finito nel tranello: aveva emesso due bonifici, da 470mila euro ciascuno

13 Febbraio 2025

Truffa con voce Crosetto con l'IA, da Massimo Moratti 1 mln €, truffati anche Beretta e Gruppo Menarini, chiesti soldi per "rilascio giornalisti italiani rapiti in Iran"

Massimo Moratti, fonte: imagoeconomica

Sono stati recuperati su un conto olandese i 980mila euro versati da Massimo Morati ai truffatori che hanno utilizzato la voce del ministro della Difesa Guido Crosetto e del suo staff per cercare di sottrarre soldi a diversi imprenditori italiani e non solo. L'ex presidente dell'Inter aveva denunciato dopo esser finito nel tranello: aveva emesso due bonifici, da 470mila euro ciascuno. E dopo diversi giorni, gli investigatori hanno rintracciato e congelato quella somma.

Truffa del finto Crosetto con l’AI, recuperati i 980mila € versati da Massimo Moratti

Il quasi milione di Massimo Moratti è stato rintracciato su un conto olandese, anche se aveva fatto diversi spostamenti su altri conti in giro per il mondo, tra cui uno di Hong Kong. Soddisfatto Moratti: "Sono stati tutti molto bravi, a partire dal ministro Crosetto che ci ha messo la faccia e mi ha avvisato subito. Poi il procuratore Viola e i carabinieri sono stati di una professionalità incredibile. La denuncia immediata ha facilitato la soluzione, anche se non era semplicissimo". 

"Sono molto contento che i soldi sottratti con l'inganno ad un imprenditore, utilizzando la mia voce falsificata ed il mio nome, siano stati individuati su un conto olandese e bloccati nella loro totale interezza. Ottimo lavoro dei magistrati e delle forze di polizia", ha detto Crosetto.

Le denunce 

Diverse le denunce da parte di imprenditori e non solo. I truffatori utilizzavano il nome ed anche la voce del ministro Crosetto per tentare raggiri milionari. L'obiettivo era quello di far leva su presunti giornalisti italiani rapiti in Iran sfruttando la scia del caso di Cecilia Sala. Venivano chieste ingenti sommi di denaro per aiutare lo Stato a liberare i connazionali, e poi veniva promesso un successivo rimborso ad opera della Banca d'Italia.

Oltre a Moratti hanno denunciato la famiglia Aleotti (Gruppo Menarini), Beretta, Del Vecchio, Tronchetti Provera ed Esselunga. Contattati diversi nomi illustri tra cui Giorgio Armani, Diego della Valle e Patrizio Bertelli.

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