29 Gennaio 2025
Luigi Li Gotti (fonte imagoeconomica)
Luigi Li Gotti è l'avvocato che ha presentato alla procura di Roma una denuncia contro la premier Giorgia Meloni, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, per il caso Almasri. Noto per essere un ex difensore di alcuni boss mafiosi fra i quali Tommaso Buscetta e Giovanni Brusca, in passato ha ricoperto anche ruoli politici, militando prima in An e poi in IdV. Nel secondo governo guidato da Romano Prodi è stato sottosegretario alla Giustizia.
Li Gotti ha scritto un esposto contro la premier Giorgia Meloni il 23 gennaio 2025, due giorni dopo la scarcerazione e l'espulsione dal territorio italiano del generale Almasri, il capo della polizia giudiziaria libica accusato di crimini contro l'umanità, fermato a Torino su richiesta della Corte penale internazionale e poi rilasciato nei giorni scorsi e fatto tornare nel suo Paese con un volo Falcon 900 dei servizi segreti italiani.
"Io ho fatto una denuncia ipotizzando dei reati e ora come atto dovuto, non è certo un fatto anomalo, la procura di Roma ha iscritto nel registro la premier e i ministri. Ora la procura dovrà fare le sue valutazioni e decidere come proseguire, se individuare altre fattispecie o inviare tutto al tribunale dei ministri. Io mi sono limitato a presentare una denuncia", ha spiegato l'avvocato. Meloni ha riferito di essere indagata per favoreggiamento e peculato e ha definito Luigi Li Gotti come un "ex politico di sinistra, molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per aver difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi". La firma sul provvedimento è quella del procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi.
"Adesso su questa vicenda mi aspetto chiarezza, quello che non c'è stato finora - ha aggiunto -. L'iscrizione è un atto dovuto per legge, la procura non ha potuto iscrivere contro ignoti perché la denuncia è nominativa, ma è un atto consequenziale, scontato. Non è un avviso di garanzia. Io ho presentato una denuncia nominativa, come cittadino, in cui ipotizzavo due fattispecie di reato, era scontato per legge che la Procura facesse l'iscrizione nella notizia di reato".
Li Gotti ha 78 anni ed è originario di Mesoraca, piccolo comune in provincia di Crotone. Vive a Roma da quasi 50 anni. Nella sua lunga carriera forense ha difeso alcuni esponenti di Cosa nostra, tra cui pentiti come Tommaso Buscetta, Giovanni Brusca e Francesco Marino Mannoia. Il penalista è stato anche parte civile nel maxiprocesso sulla strage di Piazza Fontana ed è stato legale di parte civile in uno dei processi per l'omicidio di Aldo Moro. Ha infatti assistito i familiari di due uomini della scorta di Aldo Moro, il maresciallo Oreste Leonardi e l'appuntato Domenico Ricci, assassinati dalle Br nella strage di via Fani del 16 marzo 1978. Ha inoltre rappresentato la famiglia del commissario Luigi Calabresi in un lungo iter processuale. Il legale ha partecipato anche al processo per i fatti della Diaz a Genova e ai processi di strage di Capaci, via D'Amelio e degli Uffizi. Più recentemente, ha assistito i familiari delle vittime del naufragio di Cutro, in Calabria.
Durante la sua carriera forense, Li Gotti ha anche ricoperto cariche politiche. Nel 1998, dopo una lunga militanza a destra (anche nel Movimento sociale italiano), esce da Alleanza nazionale e nel 2022 diventa il responsabile del dipartimento Giustizia dell'Italia dei Valori (il movimento fondato dall'ex giudice di Mani Pulite Antonio Di Pietro). Nel secondo governo guidato da Romano Prodi è sottosegretario alla Giustizia. Alle elezioni politiche del 2008 è stato eletto senatore nelle file dell'Italia dei Valori in Emilia-Romagna. Ha militato nel partito fino al 2013.
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