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Addio Gianpaolo Ormezzano, morto a 89 anni la storica firma del giornalismo sportivo italiano, ex direttore di Tuttosport e tifoso del Torino

Scomparso a Torino a 89 anni, è stato direttore di Tuttosport e inviato de La Stampa, appassionato tifoso del Torino, lascia un'eredità indelebile nel giornalismo

27 Dicembre 2024

Gianpaolo Ormezzano - Youtube Autori in prestito

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Lutto nel mondo del giornalismo italiano: si è spento a Torino, all’età di 89 anni, Gianpaolo Ormezzano, una delle penne storiche e più conosciute del panorama giornalistico nazionale, soprattutto in ambito sportivo. Ormezzano ha legato il suo nome a testate prestigiose come Tuttosport e La Stampa, costruendo una carriera decennale contraddistinta da passione, professionalità e amore per lo sport.

Direttore di Tuttosport e inviato de La Stampa

Dopo aver iniziato a scrivere su Tuttosport, di cui fu giovanissimo direttore a soli 39 anni dal 1974 al 1979, Ormezzano divenne inviato speciale e firma storica de La Stampa, ruolo che mantenne fino alla pensione nel 1991.

Una pensione che però non lo ha portato al ritiro ufficiale dal giornalismo, continuò infatti a essere una figura di riferimento nell’ambiente del giornalismo sportivo, partecipando a numerosi programmi televisivi come opinionista.

Grande sportivo, praticò sci, calcio, basket e podismo, unendo queste esperienze alla sua passione per il Torino, di cui fu un tifoso devoto. Nato a Torino, fin da bambino, seduto sui banchi della scuola elementare di Limone Piemonte, aveva deciso di fare il giornalista, “ già così bravo con le parole da scrivere lui i pensierini per i compagni in cambio di mentine e dolcetti. E di sport – grande passione: ha praticato sci, calcio, basket, nuoto e podismo – ha scritto, per vocazione e amore, ancora prima di accostarsi al mestieraccio, intrecciando la lucidità super partes del testimone con il tifo viscerale per il suo Toro”, ricorda il quotidiano La Stampa nel coccodrillo dedicato alla memoria del giornalista.

"Lascia un vuoto"

Era quindi un “predestinato”, scrive ancora il quotidiano cui ha dedicato la sua carriera: “Lascia un vuoto, e non è un modo di dire, e non solo nel giornalismo sportivo, perché Gpo ha girato e descritto il mondo, anzi anche la Luna: tra i suoi servizi storici, ci sono quelli da Cape Canaveral nel 1969, inviato nel grande giorno del piccolo passo dell’uomo e de grande passo dell’umanità”.

Oltre alla carriera giornalistica, lascia un’importante eredità personale: la moglie e tre figli, tra cui uno che ha seguito le sue orme nel giornalismo.

 

 

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