26 Dicembre 2024
L'allarmismo infondato sulla "malattia misteriosa" in Congo è finito nel nulla. Le autorità di Kinshasa hanno accertato che questa non è altro che una forma di "malaria aggravata da malnutrizione". Sin dai primi giorni questa malattia è stata usata per infondere allarmismo inutile. Sono stati diversi i virologi che ne hanno parlato come se stesse per arrivare una nuova pandemia, ma la realtà si è dimostrata essere ben diversa. Le notizie sono ferme a giorni fa, e come è purtroppo ovvio, nelle aree a tasso alto di malnutrizione e con strutture sanitarie fatiscenti, è possibile che le malattie si possano propagare in modo diffuso e veloce.
La cosiddetta "malattia misteriosa" in Congo che altro non è una malaria, avrebbe causato circa 143 morti a novembre nel distretto sanitario di Panzi, regione sud-occidentale di Kwango.
Tuttavia non si è mai veramente propagata nel resto del mondo: in Italia ci sono stati alcuni non-casi, come quelli di Lucca e Cosenza. E poi la vicenda in provincia di Treviso dove il 55enne Andrea Poloni di Trevignano rientrato dal Congo è morto per una sospetta febbre emorragica.
Niente di lontanamente immaginabile a quanto decantavano i virologi italiani. Il Ministero della Salute aveva perfino innalzato i controlli in porti e aeroporti, facendo venire alla mente quanto succedeva in epoca Covid. L'Oms ha ammesso come il rischio sia addirittura moderato per il Congo, mentre molto basso a livello internazionale.
Ormai più di una settimana fa da Kinshasa hanno registrato la cosiddetta malattia misteriosa come una forma di malaria: "Il mistero è finalmente risolto. Si tratta di un caso di malaria grave, che si è manifestata sotto forma di malattia respiratoria, aggravata dalla malnutrizione", hanno comunicato.
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