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Esplosione Eni Calenzano, danni per 3 mln€ a 100 aziende a causa dell’onda d’urto, distrutte finestre, portoni e pareti

Un imprenditore di una ditta informatica della zona: "Non sappiamo quando rientreremo, ma il nostro pensiero va alle vittime"

11 Dicembre 2024

Esplosione a Calenzano, l'impianto ENI dichiarato "ad alto rischio di incidente rilevante" nel 1976, poi l'avvertimento nel 2020: "Se scoppia si spacca in due l'Italia"

Supera i 3 milioni di euro la prima stima dei danni causati dall'esplosione del deposito Eni di Calenzano, avvenuta lunedì 9 dicembre. L’onda d’urto avrebbe coinvolto circa cento aziende nell’area circostante, distruggendo o danneggiando finestre, portoni e intere pareti. Secondo Mirko Sulli, sindacalista di Cna piana fiorentina, "la situazione è in evoluzione e la stima dei danni varia di minuto in minuto. Le imprese che hanno subito danni da medio a ingenti dovrebbero essere almeno un centinaio, ma il numero si alza se si comprendono quelli di lieve entità come le vetrate rotte perché l’esplosione ha raggiunto aziende ad una distanza in linea d’aria anche di un chilometro, un chilometro e mezzo".

Alcune aziende hanno dovuto sospendere completamente la produzione. "Un’impresa nostra socia molto vicina al luogo dell’esplosione, per esempio, registra danni che oltrepassano i 50 mila euro, ma quel che è peggio è che dovrà interrompere l’attività in un periodo dell’anno strategico per il fatturato", ha aggiunto Sulli.

Solidarietà e sostegno alle aziende colpite, l'impatto sull'area circostante

Il presidente di Cna Firenze Metropolitana, Giacomo Cioni, ha espresso vicinanza alle vittime e alla comunità locale: "Esprimiamo la più profonda vicinanza e le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime della tragica esplosione. Siamo accanto ai feriti, ai loro cari e a tutta la comunità locale, duramente colpita da questo drammatico evento. Ringraziamo con gratitudine i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, il personale sanitario e tutti coloro che stanno lavorando instancabilmente per gestire l’emergenza e garantire la sicurezza dell’area".

Massimo Cerbai, presidente di Cna piana fiorentina, ha annunciato iniziative di supporto per le imprese colpite: "Ribadendo la nostra solidarietà e vicinanza a tutti coloro che sono coinvolti in questa tragedia e alle realtà produttive che ne stanno affrontando le conseguenze, portiamo a conoscenza che Cna Firenze ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente delle imprese danneggiate dall’esplosione il proprio team legale in modo che possa procedere con le pratiche di richiesta danni". Per ogni informazione, è stato messo a disposizione il numero di telefono 345-9770586.

Tra gli imprenditori colpiti c’è Simone Masi, che lavora in una ditta informatica nella zona: "Abbiamo sentito un botto enorme, poi abbiamo visto una colonna di fumo e siamo usciti fuori. Anche noi abbiamo dovuto lasciare il posto di lavoro. Non sappiamo quando potremo rientrare. Ma il pensiero va alle vittime e ai loro familiari".

Il Comune di Calenzano, in collaborazione con la prefettura, ha attivato un servizio antisciacallaggio coordinato dalle forze dell’ordine per proteggere l’area della zona rossa, che include via di Le Prata, via Erbosa e via del Pescinale. È stato inoltre comunicato che le imprese possono richiedere verifiche sull’agibilità dei capannoni danneggiati contattando i vigili del fuoco al numero 115 o la Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze al numero 055-7979.

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