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Selva di Cadore, hotel Garni Ongaro respinge clienti israeliani: "Non graditi, siete responsabili del genocidio a Gaza"

Lo scenario geopolitico che si è creato nell'ultimo anno può anche portare a situazioni di questo tipo

15 Novembre 2024

Selva di Cadore, hotel Garni Ongaro respinge clienti israeliani: "Non graditi, siete responsabili del genocidio a Gaza"

Hotel Garni Ongaro, fonte: Booking

A Selva di Cadore, in provincia di Belluno, l'hotel Garni Ongaro ha deciso di rifiutare dei clienti israeliani, perché "responsabili del genocidio a Gaza". Così il gestore della struttura ricettiva situata nelle Dolomiti. La vicenda è stata resa nota dal sito della comunità ebraica di Milano "Bet Magazine Mosaico". I turisti provenienti da Israele "in quanto responsabili di genocidio, non sono clienti ben accetti. Pertanto - viene aggiunto - qualora vogliate cancellare la vostra prenotazione, sarete felici di farlo, e altrettanto lo saremo noi di offrirvi una cancellazione gratuita".

 

L'episodio che ha coinvolto l'hotel di Selva di Cadore sta facendo discutere, ma il gestore pare avere le idee ben chiare. Il gruppo di turisti israeliani voleva fare una vacanza nei primi di novembre sulle Dolomiti. Lo scenario geopolitico che si è creato nell'ultimo anno può anche portare a situazioni di questo tipo, ed il responsabile primario è senza dubbio Benjamin Netanyahu. Il primo ministro ha iniziato una guerra senza fine coinvolgendo anche i civili a Gaza, senza esser fermato da nessuno. Anche il suo Paese ne ha abbastanza dei suoi metodi e dei suoi fallimenti sul tema ostaggi. Basti vedere il numero di manifestazioni che si susseguono. Per questo motivo, atteggiamenti del genere possono portare ad episodi spiacevoli come questo.

L'episodio ha sollevato delle polemiche, ed è persino intervenuto il governatore del Veneto Luca Zaia: "In attesa di conoscere qualcosa di più su una notizia che, se sarà confermata, è di estrema gravità, mi sento profondamente turbato e resto allibito per quanto è accaduto. Il Veneto deve garantire le porte aperte a tutti. Continuo a sperare che quanto riportato non sia vero, poiché l’ospitalità veneta non è questa. Credo fermamente che la nostra offerta turistica debba essere inclusiva, apolitica e rispettosa di tutti. L’ho sottolineato più volte e ribadisco che episodi del genere sono inaccettabili: il Veneto non è questo. Da secoli, siamo un popolo aperto al mondo e rispettoso delle identità altrui. La Repubblica Veneta è stata un esempio di integrazione, ospitando comunità come quella ebraica e favorendo una contaminazione culturale anche con il Medioriente e il mondo arabo che ha arricchito non solo il Veneto, ma l’intero Paese".

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