01 Ottobre 2024
Fonte foto: Imagoeconomica.it
Luca Campana, l'operaio 42enne che fu colpito alla gamba da un colpo di pistola a Capodanno, ha ritirato la denuncia nei confronti del deputato Fdi Emanuele Pozzolo. Secondo l'accusa fu proprio Pozzolo a far partire “involontariamente” un proiettile dalla sua pistola da collezione alla festa organizzata nella pro loco di Rosazza dalla sorella del sottosegretario Andrea Delmastro, anche lui presente ai festeggiamenti.
La decisione è arrivata pochi giorni dell'udienza preliminare, fissata il 9 ottobre, grazie a un accordo risarcitorio ai quali i due sarebbero pervenuti. Decade dunque per il deputato l'accusa di lesioni personali, ma ne restano in piedi altre: l'omessa custodia di armi, accensioni ed esplosioni pericolose, porto illegale in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Secondo l'accusa la pistola in questione, classificata come da collezione, non poteva essere portata in giro. Inoltre, all'interno ci sarebbero state “munizioni da guerra”, inadatte a quel tipo di arma. Per queste accuse l'indagine resta in piedi anche senza denuncia per lesioni personali perché viene ipotizzato anche il reato di “esplosioni pericolose”.
Pozzolo si è sempre dichiarato innocente e, lo scorso maggio, aveva affermato che a a premere il grilletto fosse stato il capo scorta di Delmastro e suocero di Luca Campana, Pablito Morello. Un'accusa per la quale quest'ultimo aveva anche annunciato una denuncia per calunnia. La procura di Biella, a giugno, aveva chiesto il rinvio a giudizio per il deputato.
Nelle carte della procura si legge: "Sin dall’acquisizione delle sommarie informazioni testimoniali emergeva la riconducibilità dei reati [...] a Pozzolo". Luca Campana, sin dai primi giorni dopo il ferimento, aveva dichiarato che secondo lui, a sparare era stato Pozzolo, dicendosi anche molto irritato dalle voci secondo cui si sarebbe ferito da solo “raccogliendo la pistola da terra”.
L'avvocato di Campana, Marco Romanello, ha confermato che dietro la decisione di ritiro della denuncia c'è un “accordo privato” per risarcire l'operaio del danno subito: "Ci stavamo lavorando da tempo", ha affermato il legale, e "siamo soddisfatti". La somma concordata, però, non è stata resa nota a causa di clausole di riservatezza. Senza la denuncia i questione, il procedimento sulle lesioni – il reato più grave tra quelli ipotizzati – non continuerà. Invece, l'udienza preliminare deciderà il prosieguo del caso per quanto concerne le altre accuse della Procura.
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