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Addio a Franca Bettoja, morta a 88 anni l'attrice e moglie di Ugo Tognazzi, era ricoverata al Gemelli a Roma per una polmonite

L'attrice, icona di eleganza e volto del cinema italiano, lascia due figli e una carriera ricca di successi, dall’esordio negli anni '50 fino alle sue ultime apparizioni cinematografiche negli anni '90

14 Settembre 2024

Addio Franca Bettoja morta 88 anni attrice moglie Ugo Tognazzi  Gemelli Roma polmonite

Addio a Franca Bettoja, morta a 88 anni l'attrice e moglie di Ugo Tognazzi dal 1972, ricoverata da alcuni giorni al policlinico Gemelli di Roma per una polmonite. L’attrice aveva trascorso l’ultimo mese nella casa di Torvajanica, che amava molto. Bettoja, che è stata accanto al celebre attore e regista cinematografico sino alla sua morte avvenuta nel 1990, lascia i figli Gianmarco e Maria Sole Tognazzi. Il matrimonio con Tognazzi arrivò dopo aver condiviso il set del film 'Il fischio al naso' e dopo aver dato alla luce i loro figli. Dopo il matrimonio le sue partecipazioni cinematografiche si fecero sempre più rare: una delle sue ultime apparizioni sul grande schermo risale al 1993, quando ha recitato in 'Teste rasate' di Claudio Fragasso, in cui recita la parte della madre del personaggio interpretato dal figlio Gianmarco.

La carriera della Bettoja dall’esordio alle ultime apparizioni

Nata a Roma il 14 maggio 1936, Franca Bettoja iniziò la carriera di attrice con piccole parti nel film 'Un palco all'opera' (1955), di Siro Marcellini (1955), 'Gli amanti del deserto' (1956) di Gianni Vernuccio e 'La trovatella di Pompei' (1957) di Giacomo Gentilomo (1957). Ottenne il suo primo ruolo di co-protagonista con 'L'uomo di paglia' (1958) di Germi, presentato al Festival di Cannes, interpretando il difficile e tormentato personaggio di Rita Fabiani. Il ruolo le valse la nomination al Grolla d'oro come miglior attrice protagonista. Ottenuta notorietà dalla serie televisiva de 'La pisana' (1960), Bettoja partecipò a vari film di genere girati a Cinecittà, tra i quali 'Orazi e Curiazi' (1961) di Ferdinando Baldi e Terence Young (1961), 'I normanni' di Giuseppe Vari (1962), 'Il Leone di San Marco' (1964) di Luigi Capuano e 'Sandokan alla riscossa' e 'Sandokan contro il leopardo di Sarawak', girati uno di seguito all'altro nel 1964 con la regia Capuano. Nel 1962 venne candidata al Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista per il ruolo di Marcella nel film 'Giorno per giorno, disperatamente', esordio del regista Alfredo Giannetti. Nel corso del 1962 presentò per sette mesi il varietà 'Tempo di Jazz', trasmissione che andò in onda sul Canale Nazionale della Rai e nel 1963 recitò accanto a Vincent Price nel film 'L'ultimo uomo sulla terra' di Ubaldo Ragona considerato un cult del genere horror/fantascientifico. Franca Bettoja è stata poi diretta da Ettore Scola in 'Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?' (1968) e da Marco Ferreri in 'Non toccare la donna bianca' (1974).

Da sempre un’icona di eleganza

Franca Bettoja è stata sempre icona di eleganza, come ha dimostrato la mostra 'Franca Bettoja Tognazzi, la moda di un'attrice', tenutasi a Castel Sant'Angelo dal 13 dicembre 2022 al 12 marzo 2023. L’esposizione ha presentato numerosi abiti da sera che la Bettoja indossò durante eventi mondani e festival cinematografici tra il 1950 e il 1970, periodo di rinascita del cinema italiano. Oltre ottanta dei suoi abiti sono stati acquisiti dal Museo Boncompagni Ludovisi di Roma, arricchendo la collezione di moda del XX secolo. Il suo guardaroba è una testimonianza di eleganza, allora parte essenziale della vita cinematografica. La famiglia di Franca Bettoja, i figli in particolare, stanno vivendo in silenzio questo giorno di lutto. Virginia Bettoja, la nipote di Franca, ha salutato la zia con un post su Facebook: "L’idea di non vedere piu zia Franca mi sgretola. L’intimità di un rapporto si trova solo tra due sguardi che si incontrano. E il nostro sguardo non eravamo solo noi. Il nostro sguardo era profondamente connesso a quanto io portassi dentro di me papà e a quanto tu portassi in te lui. E per questo ogni volta che ci vedevamo l’amore era al quadrato. Come farò a sopportare di non trovare più il tuo sguardo su questa terra. Mi mancherai tanto. Tu. E papà, di nuovo".

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