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Mauro Carminati, chi è l'ingegnere della Lamborghini morto improvvisamente a 32 per "infezione"

Prima la gamba nera e gonfia, poi una polmonite fulminante. Mauro lavorava nello stabilimento della Lamborghini di Sant'Agata Bolognese. Per il ponte del 25 aprile era andato in vacanza ad Edimburgo dove è morto

06 Maggio 2024

Mauro Carminati, chi è l'ingegnere della Lamborghini morto improvvisamente a 32 per "infezione"

Mauro Carminati (fonte social)

Mauro Carminati era un ingegnere della Lamborghini, è morto improvvisamente a soli 32 anni di età per un'infezione, durante una vacanza ad Edimburgo, in Scozia. Originario di Stezzano, Bergamo, lavorava nello stabilimento di Sant'Agata Bolognese.

Mauro Carminati, chi è l'ingegnere della Lamborghini morto improvvisamente

A stroncarlo è stata un'infezione gravissima che lo ha colpito venerdì 3 maggio 2024, mentre lui si stava godendo qualche giorno di vacanza in Scozia. Viveva a Crevalcore, in provincia di Bologna, ma era originario della bergamasca. Dopo aver conseguito la laurea breve con 110 e lode al Politecnico di Milano, Mauro ha proseguito gli studi iscrivendosi all’Università di Monaco di Baviera ottenendo la magistrale, anche questa volta con il massimo dei voti. Dopo aver lavorato per quattro anni nel quartiere generale dell’Audi a Ingolstadt, nel 2020 ha fatto rientro in Italia dove ha iniziato a lavorare per Lamborghini a Sant’Agata Bolognese. Era appassionato di trekking, fotografia e viaggi.

Carminati era partito il 26 aprile e sarebbe dovuto rientrare in Italia dopo cinque giorni di relax. Tuttavia durante questa vacanza, una sua gamba ha iniziato a diventare gonfia e subito dopo nera. Quando Mauro si è recato in ospedale, la sepsi si era diffusa, arrivando ai polmoni e provocando una gravissima polmonite. L’uomo è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva e i sanitari hanno contattato i familiari.

Ingegnere Lamborghini morto per infezione causata da un virus, non da un batterio

Il primo maggio sono andati in Scozia la madre Cinzia, il padre Fabrizio e la zia Marina. Al loro arrivo Mauro "era ancora cosciente e riusciva a parlare ma nel frattempo la febbre si è alzata ed è subentrata un'emorragia cerebrale - ha spiegato Marina, la zia di Carminati -. Inizialmente i dottori pensavano che all’origine ci fosse un batterio e gli avevano somministrato tre cicli di antibiotici, che non hanno però dato gli esiti sperati. Hanno quindi capito che all’origine dell’infezione c’era in realtà un virus".

"Mauro stava benissimo, godeva di ottima salute: è stato un fulmine a ciel sereno. Se avesse sospettato di non stare bene non sarebbe nemmeno partito per questa breve vacanza che sognava da così tanto".

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