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Carabinieri morti nell'incidente a Salerno, deceduto anche Cosimo Filantropia, il 75enne che rimase ferito nello scontro

15 Aprile 2024

Carabinieri morti nell'incidente a Salerno, deceduto anche Cosimo Filantropia, il 75enne che rimase ferito nello scontro

Non ce l'ha fatta Cosimo Filantropia, il pensionato di 75 anni di Campagna, coinvolto nel tragico incidente sulla strada statale in cui hanno perso la vita i due carabinieri pugliesi Francesco Pastore e Francesco Ferraro. Tutto era nato da una carambola con un suv guidato da una donna di 31 anni risultata poi positiva ai test sull'alcol e la droga. 

Carabinieri morti nell'incidente a Salerno, deceduto anche Cosimo Filantropia, il 75enne che rimase ferito nello scontro

Cosimo Filantropia, 75enne di Campagna, è morto. L'uomo era stato ricoverato in gravi condizioni la notte dell'incidente dove hanno perso la vita i due carabinieri Pastore e Ferraro. Filantropia viaggiava a bordo della terza auto coinvolta nella carambola mortale tra un suv e la gazzella dell'Arma. Dopo una settimana di agonia in ospedale, l'uomo è morto. Il bilancio dell'incidente ora vede tre morti totali. La 31enne alla guida del suv, Nancy Liliano, è risultata positiva ad alcol e cocaina ed ha precedenti per droga. La donna è indagata per omicidio stradale dalla Procura di Salerno.

Incidente a Salerno, morti 2 carabinieri di 25 e 27 anni, suv contro auto, alla guida una 31enne positiva ad alcol e cocaina

Secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale, i carabinieri stavano attraversando un incrocio svoltando a sinistra quando una Range Rover, guidata dalla 31enne, proveniente dal versante opposto, li ha centrati in pieno. Distrutta la vettura di servizio dei militari. Dopo lo schianto la stessa Ranger Rover ha impattato una terza vettura condotta da un 75enne di Campagna. La 31enne che era alla guida del Suv, e che è rimasta ferita assieme alla passeggera di 18 anni, è stata trasferita in ospedale ed è risultata positiva ai test su alcol e la cocaina. Per questo secondo esame, però, la positività deve essere confermata da un controesame. La 31enne ha precedenti: era da poco tornata in libertà dopo una condanna per traffico di droga. Già nota alla Procura e alle forze dell'ordine, infatti, nel 2019 era stata coinvolta in un traffico di droga, insieme ad altri familiari: una rete criminale che li univa alla 'ndrangheta calabrese e che ha visto poi molte condanne, tra cui una a tre anni per lei.

Sulla vicenda sono intervenute anche le più alte cariche dello Stato per esprime la propria vicinanza. Profondo cordoglio è stato espresso dal presidente Mattarella, che ha espresso "grande tristezza", e dal premier Meloni oltre che dal comandante generale dei carabinieri, il generale Teo Luzi.

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