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Caso Pozzolo, la perizia inchioda il deputato di Fdi: “Fu lui a sparare la notte di capodanno ferendo Luca Campana”

Il risultato combacia con il test dello Stub, che aveva subito rilevato la positività di Pozzolo

27 Marzo 2024

Pozzolo, parla un testimone: "Lo sparo è partito 20 secondi dopo che ha estratto l'arma", Delmastro in procura a Biella

Fonte foto: Imagoeconomica.it

Sembra che il caso Emanuele Pozzolo sia arrivato verso la parola fine. La perizia balistica di Raffaella Sorropago afferma che la notte di Capodanno fu proprio il deputato di Fratelli d'Italia a sparare, smentendo quindi tutte le affermazioni di Pozzolo dal primo gennaio ad oggi, dove sostanzialmente diceva di non essere stato lui a ferire Luca Campana. Il risultato combacia con il test dello Stub, che aveva subito rilevato la positività di Pozzolo.

Caso Pozzolo, la perizia inchioda il deputato di Fdi: “Fu lui a sparare la notte di capodanno ferendo Luca Campana”

La perizia balistica inchioda Emanuele Pozzolo: a sparare la notte di Capodanno fu proprio il deputato di Fratelli d'Italia. Lo ha stabilito il risultato delle analisi di Raffaella Sorropago. Stando a quanto riportato, quindi, a tenere in mano il revolver piccolo come un accendino con il tamburo aperto e pronto a sparare fu proprio lui. Nel frattempo le indagini successive della procuratrice Teresa Angela Camelio hanno appurato che il caposcorta Pablito Morello era lì mentre Andrea Delmastro non si trovava nella stanza della Pro Loco addobbata per il Veglione. 

La perizia

La perizia balistica era l’ultimo atto atteso dagli inquirenti prima di chiudere le indagini. Dopo qualche dubbio, adesso si potrebbe dire che la ricostruzione di Luca Campana, l'uomo ferito dallo sparo, è quella più vicina alla verità. "C’era Pozzolo che maneggiava l’arma", aveva raccontato. "Al suo fianco Morello e poi io. Eravamo tutti molto vicini al tavolo. Ho visto a un certo punto Pozzolo aprire il tamburo, probabilmente per mostrare le cartucce. Poi ha appoggiato il revolver sul tavolo. Subito dopo è partito il colpo". Stando alle altre analisi fatte in questi giorni, sul legno sono rimasti il segno del proiettile e la macchia della polvere da sparo. Molto probabilmente Pozzolo stava maneggiando l’arma per metterla in sicurezza, smontandola oppure la stava facendo vedere a chi era vicino a lui e quindi al caposcorta Morello. Adesso che si conoscono tutte le carte in mano all’accusa, si potrebbe arrivare alla parola fine. 

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