10 Marzo 2024
Marella Caracciolo, fonte: Twitter @Marcello Crescentini
Le indagini dei pubblici ministeri della Procura di Torino riguardo all'eredità di Marella Caracciolo e dell'Avvocato Gianni Agnelli proseguono, con particolare attenzione ora rivolta al passaggio delle quote della società Dicembre. La Dicembre, va ricordato, rappresenta la società che consente a John Elkann, insieme alla Giovanni Agnelli Bv, di mantenere il controllo di Exor, la holding che detiene la maggioranza delle azioni di Juventus, Ferrari e Stellantis, tra le altre. Margherita è stata esclusa da questa struttura dopo aver rinunciato all'eredità dei genitori in cambio di un contributo di 1,3 miliardi di euro, un accordo valido in Svizzera, ma non riconosciuto in Italia. È su questo che si basa la controversia sulla residenza effettiva della vedova dell'Avvocato, soprattutto per gli ultimi anni della sua vita.
Secondo le accuse dei pubblici ministeri, Margherita Agnelli è stata "esclusa" dall'eredità di Gianni Agnelli, poiché la famiglia avrebbe deciso di far transitare il patrimonio "direttamente a John Elkann". Per sostenere questa tesi, numerosi documenti sono stati sequestrati dagli inquirenti, sia negli uffici che nelle residenze degli indagati, tra cui i tre fratelli Elkann, Gianluca Ferrero e Urs von Gunigen.
Uno degli aspetti su cui i pubblici ministeri intendono approfondire, ai fini fiscali, riguarda la struttura della Dicembre. Il decreto di perquisizione fa riferimento a una "opacità" che deve essere chiarita, in particolare sul "titolo giuridico di possesso delle quote da parte di Marella Caracciolo", che al momento della morte erano al 41,29%. La differenza tra "usufrutto" e "nuda proprietà" potrebbe comportare obblighi dichiarativi diversi sul fronte fiscale. Per quanto riguarda la Dicembre, inoltre, emerge che "la ricostruzione degli eventi che coinvolgono la suddetta società - come evidenziato negli atti - e in particolare le cessioni di quote tra Marella Caracciolo e gli attuali nipoti sembrano assumere carattere di atti simulati, non essendo stata acquisita finora la prova del pagamento del prezzo e emergendo anche profili di apocrifia delle firme sui documenti indicati".
Le difese degli indagati hanno già presentato la propria posizione, sottolineando che "l'attuale assetto proprietario della Società Dicembre, definito oltre 20 anni fa e rispecchiante la chiara volontà dell'Avvocato Agnelli di garantire continuità alle attività familiari, non può essere messo in discussione in alcun modo". Riguardo al manoscritto, privo di firma e data, le difese sottolineano prospettivamente che sarebbe successivo al 2007, nato come reazione (non azione) alla prima iniziativa giudiziaria di Margherita, che cercava già allora di riesaminare gli accordi presi tre anni prima. Consigliavano pertanto di rispettare la volontà iniziale dell'Avvocato, accettata da tutti, Margherita inclusa, in risposta a una possibile azione legale da parte della donna.
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