27 Gennaio 2024
Papa Francesco, fonte: LaPresse
Papa Francesco ha ufficializzato la sua visita in Oceania, più precisamente in Papua Nuova Guinea nel prossimo agosto, affrontando così la trasferta più lunga del suo pontificato a 87 anni. Il programma di circa dieci giorni dovrebbe estendersi anche a Timor Est e all'Indonesia. La notizia ha però creato diverse polemiche, dal momento che "le 32 ore di volo previste genereranno emissioni di CO2 equivalenti a quelle di un individuo in un intero anno", come spiegato da diverse fonti interessate all'argomento.
Il desiderio del Papa di visitare questa regione è motivato dalla considerazione della Papua Nuova Guinea come una frontiera evidente dei cambiamenti climatici. Le piccole isole di questa zona sono già state colpite dall'innalzamento delle acque, con molte comunità costrette a migrare per sfuggire alla minaccia crescente.
Le isole Carteret, ad esempio, sono diventate il primo sito al mondo in cui tutti i residenti sono stati costretti a emigrare a causa delle acque in aumento, diventando i primi migranti climatici, secondo la definizione delle Nazioni Unite. Questi cambiamenti sarebbero direttamente collegati al riscaldamento globale e allo scioglimento dei ghiacci polari.
Il governo della Papua Nuova Guinea ha ufficialmente annunciato la visita papale, confermando i progetti elaborati in precedenza. Il premier James Marape ha ricevuto una nota ufficiale dal Vaticano nei giorni scorsi, confermando l'attesa visita.
Il viaggio papale si concentrerà sulla capitale, Port Moresby, dove Papa Francesco atterrerà in aereo. Tuttavia, sui social è scoppiata una polemica riguardante la sostenibilità del viaggio, considerando che l'aereo è uno dei mezzi di trasporto che produce la maggior quantità di gas serra: "Le 32 ore di volo previste genereranno emissioni di CO2 equivalenti a quelle di un individuo in un intero anno", ricordano diversi utenti.
Nonostante ciò, il cardinale John Ribat, arcivescovo di Port Moresby, accoglierà il Papa nella sua terra natale. Con 67 anni, nativo della Nuova Britannia, il cardinale è noto per il suo impegno a favore dell'ambiente e la difesa delle nazioni insulari del Pacifico minacciate dall'innalzamento del livello del mare.
La visita, inizialmente programmata anni fa, era stata annullata a causa della pandemia. Papa Francesco avrà l'opportunità di incontrare il cardinale Ribat e immergersi nelle realtà di una regione colpita dai cambiamenti climatici.
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