19 Dicembre 2023
Fonte foto: @radiozek Twitter
Gesù figlio di due donne e San Giuseppe abolito. Non poteva che far discutere la scelta di don Vitaliano Della Sala. La decisione di fare un presepe "arcobaleno" nella chiesa dei santi Pietro e Paolo a Capocastello di Mercogliano, in provincia di Avellino, non è passata inosservata. La scelta del prete pro Lgbtq di eliminare la figura paterna per affiancare alla Madonna un'altra mamma ha scatenato diverse reazioni negative, anche se per don Della Sala si tratta di un segno di vicinanza alle persone della comunità Lgbt. "Il disprezzo, anche da parte di settori della Chiesa cattolica nei loro confronti e la loro condanna a prescindere, senza un confronto serio e onesto, è una sorta di pennellata di tenebre che contribuisce a dipingere la notte del nostro tempo", ha fatto sapere il sacerdote.
Nella chiesa dei santi Pietro e Paolo a Capocastello di Mercogliano, in provincia di Avellino, cambia la natività. Nel presepe realizzato da don Vitaliano Della Sala, il bambino Gesù si trova in mezzo a due mamme: la Madonna e un'altra statuetta femminile. E San Giuseppe? Abolito. Il motivo? L'idea del sacerdote era quella di mandare un messaggio di vicinanza alla comunità Lgbt. Il sacerdote non è nuovo a queste provocazioni. In passato aveva collocato Gesù bambino in un gommone per richiamare l'attenzione sull'accoglienza dei migranti o aveva posto accanto alla mangiatoia delle scarpe rosse, simbolo della lotta ai femminicidi. Più recentemente dietro al bambinello Gesù della sua parrocchia era comparsa anche una bandiera arcobaleno della pace.
Riconosciuto ormai come il prete Lgbtq, don Vitaliano Della Sala ha abituato ormai i suoi fedeli a gesti forti e controcorrente. In passato aveva collocato Gesù bambino in un gommone per richiamare l'attenzione sull'accoglienza dei migranti o aveva posto accanto alla mangiatoia delle scarpe rosse, simbolo della lotta ai femminicidi. Più recentemente dietro al bambinello Gesù della sua parrocchia era comparsa anche una bandiera arcobaleno della pace. Le sue provocazioni non sono sempre state apprezzate: sia i fedeli che le comunità coinvolte hanno storto un po' il naso rispetto alle scelte del sacerdote.
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