02 Dicembre 2023
L'istituto Ferrante Aporti di Torino
Il diciassettenne accusato di aver ucciso a coltellate Ahmed Chawqui, cinquantacinquenne di origine marocchina, sarà seguito da una psicologa che valuterà quale fosse il suo stato d’animo prima, durante e dopo il delitto. Il primo incontro si terrà martedì prossimo al Ferrante Aporti di Torino, l’istituto penale minorile dove è stato recluso. Una decisione che hanno preso i legali del ragazzo - gli avvocati Rosanna De Rosa e Salvo Lo Greco - e che potrebbe preludere a una richiesta di perizia sulle sue capacità di intendere e di volere quando ha colpito per ben dieci volte la vittima nel suo appartamento di via dei Pescatori, alla Foce, nel tardo pomeriggio del 15 novembre scorso.
Intanto il lavoro degli investigatori della sezione omicidi della squadra mobile prosegue: manca ancora l’arma del delitto: gli agenti l’hanno cercata ovunque nella zona intorno a via dei Pescatori, senza alcun risultato. Il diciassettenne aveva detto agli inquirenti di averla buttata in un’aiuola mentre scappava verso la stazione di Brignole (dove ha preso il treno che lo ha riportato a casa della sorella, nel Tigullio), ma non c’è. Ed è un elemento importante dell’indagine, perché se il coltello il giovane lo ha trovato nella cucina di Chawqui potrebbe legittimare il suo racconto: essersi difeso dopo un’aggressione a sfondo sessuale subita dal cinquantacinquenne. Se invece il coltello lo aveva con sé - come sospetta la squadra mobile - si rafforzerebbe l’ipotesi che il ragazzo sia entrato nell’abitazione dell’uomo con l’intento di rapinarlo. Una pista che nasce soprattutto dai messaggi che si sono scambiati i due prima di incontrarsi, dopo un primo approccio nella zona di Brignole. Chawqui nella chat ha messo in chiaro che le sue intenzioni erano quelle di consumare un rapporto sessuale, il diciassettenne invece non ha mai accettato quel tipo di invito. Neppure quando l’uomo gli ha prospettato un compenso in denaro. Per questo motivo gli investigatori sospettano che l’omicida si sia presentato ugualmente in via dei Pescatori nella convinzione di potersi prendere il denaro con una rapina.
A uccidere Chawqui è stata la ferita provocata su un braccio. La lama ha reciso l’arteria omerale, facendo morire l’uomo dissanguato.
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