04 Novembre 2023
La veranda crollata a Camogli
Ancora una allerta arancione per il levante ligure, con i territori di Tigullio e Spezzino che dalle 18 di oggi entreranno nuovamente in regime di allerta meteo per i medi e grandi bacini. Per Genova, al momento, l’allerta sarà gialla e partirà alla stessa ora. È in arrivo una nuova perturbazione che interesserà particolarmente il Centro e il Levante della regione tra oggi pomeriggio e la mattinata di domani, domenica 5 novembre. Si attendono piogge diffuse e persistenti, soprattutto sul Levante, con linee temporalesche localmente forti ma non stazionarie.
Intanto si contano i danni, che nel solo Levante ammontano a milioni sia per le infrastrutture pubbliche sia per molte attività private. Anas ha fatto il punto da cui emerge che in Liguria è ancora chiusa statale 586 "della Val d'Aveto" a Rezzoaglio, in provincia di Genova. Il tratto era stato riaperto al traffico il 1° novembre, dopo che una frana di grandi dimensioni aveva interessato la sede stradale. Il provvedimento è stato preso in via precauzionale a tutela della circolazione stradale in considerazione del maltempo, che potrebbe innescare movimenti improvvisi del fronte di frana. Permane inoltre, sempre per movimento franoso, la chiusura di un altro tratto della statale in località Borzonasca. Riaperta l'Aurelia nei diversi punti in cui era stata chiusa, restano chiusi diversi lungomare. A Sestri Levante è inagibile il grande parcheggio di Sant'Anna invaso dalle onde, chiusa via Pilade Queirolo, la passerella pedonale e via Colombo a Riva Trigoso.
Tra i privati che hanno attività vicino al mare che hanno subito danni emergono la veranda del ristorante crollata a Camogli, la discoteca Schooner e il ristorante San Marco a Sestri, il Bunker Bar di Riva Trigoso, bar e ristoranti a Portofino. Anche Celle Ligure e Arenzano sono al lavoro per rialzarsi, così come Monterosso e Vernazza. Segnalati gravi danni ai pescatori professionisti, in particolare a Chiavari e Sestri Levante, con chilometri di reti finite in mare.
Nonostante il consiglio a non avvicinarsi ai lungomare e nonostante la decisione di chiudere alcune strade dove l’acqua metteva in pericolo soprattutto chi viaggiava in scooter, a Genova la mareggiata ieri mattina ha fatto finire all’ospedale tre persone: due uomini e una donna. Un ragazzo, invece, nel pomeriggio si è tuffato a Sturla per sfidare i marosi ed è stato salvato da alcuni pescatori che avevano assistito alla scena. Il giovane non ha avuto neppure bisogno delle cure mediche, ma se l’è vista davvero brutta. Tra i feriti, invece, il più grave è un quarantottenne che, mentre le onde raggiungevano l’altezza di sei metri, si trovava sugli scogli di Punta Vagno forse per scattare delle foto, oppure semplicemente per guardare lo spettacolo. L’acqua, però, lo ha ghermito all’improvviso e ha rischiato di farlo affogare. Fortunatamente un passante ha visto la scena e ha dato l’allarme attivando i soccorsi: sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco a trascinarlo a riva e a consegnarlo alle cure del 118. Le sue condizioni sono gravi: al San Martino è stato ricoverato al punto di rianimo del pronto soccorso e nelle prossime ore verrà sottoposto a un intervento che coinvolgerà una equipe medica composta da chirurghi maxillo-facciali, neochirurghi e oculisti. Le onde hanno sbattuto più volte il quarantottenne contro la scogliera, colpi che hanno provocato un devastante trauma cranico-facciale. La prognosi è riservata e i danni per il paziente potrebbero anche essere permanenti. Quando è successo l’incidente a Punta Vagno erano da poco passate le 9 del mattino. In precedenza la macchina dei soccorsi si era dovuta attivare per aiutare una runner che stava correndo in via Murcarolo, dove nell’ultima mareggiata un uomo era stato travolto da un’onda e investito da un autobus che stava passando. La ragazza, 25 anni, era sul marciapiede quando è stata sbattuta a terra dall’acqua del mare. Poco distante c’era una vigilessa, che le ha dato una mano a rialzarsi. Ma proprio quando c’era quasi riuscita è arrivata un’altra onda che ha spazzato via entrambe. Alla fine solo la runner ha avuto bisogno delle cure mediche: al San Martino è stata visitata e dimessa con una prognosi di dieci giorni. Illesa la vigilessa. E dieci giorni di prognosi, sempre al San Martino, per un uomo di 47 anni che alla Foce era salito sulla scogliera per girare un video con il cellulare e postarlo su Facebook. Pure lui è stato spazzato via da un’onda particolarmente aggressiva, ma è riuscito a non finire in mare. Passanti prima e volontari del 118 dopo lo hanno portato in salvo.
In Liguria è arrivata la prima neve della stagione. I fiocchi hanno fatto il loro debutto proprio sulle vette della Val d’Aveto, alla fine dell’allerta arancione che ha messo a dura prova quei territori seminando morte e devastazione nella vicina Toscana. Un leggero manto bianco è visibile questa mattina dalle webcam della rete Limet che monitorano il prato della Cipolla, nel territorio di Santo Stefano d’Aveto a 1.595 metri sul livello del mare, e il Monte Bue a 1.777 metri di quota. In queste zoneil termometro è sceso intorno allo zero, favorendo la trasformazione in neve delle ultime precipitazioni. Una lieve spolverata è visibile anche sulle cime delle Alpi Liguri, dove la temperatura è andata anche in negativo.
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