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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

16 ottobre 1943, il rastrellamento del ghetto di Roma: 80 anni dalla deportazione di 1022 ebrei ad Auschwitz, tornarono in 16

Il “sabato nero” della storia italiana: furono deportati donne, uomini e bambini. Nessun bambino sopravvisse

16 Ottobre 2023

16 ottobre 1943, il rastrellamento del ghetto di Roma: 80 anni dalla deportazione di 1022 ebrei ad Auschwitz, tornarono in 16

Fonte: Facebook @UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti

Una delle pagine più dure della nostra storia. All’alba del 16 ottobre 1943 i nazisti iniziarono il rastrellamento del ghetto di Roma. Deportati casa per casa, 1022 ebrei furono costretti ad abbandonare le proprie abitazioni. Le SS scelsero quella data non a caso: era il giorno di riposo per gli ebrei (e per questo passato alla storia come il “sabato nero”); in questo modo i soldati nazisti erano sicuri di trovarli in casa.

Deportati più di 1000 ebrei, nessun bambino sopravvisse agli orrori di Auschwitz: tornarono in 16

689 donne, 363 uomini e 207 bambini. Un numero incredibile e solo in 16 fecero ritorno a Roma. Furono portati con la forza a Palazzo Salviati, dove i tedeschi distribuirono dei biglietti scritti in italiano con le istruzioni per l'imminente deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. In 227 vennero rilasciati perché provenienti da famiglie “miste”, ma più di 1000 ebrei romani furono caricati sui convogli diretti nei campi di sterminio, partiti lunedì 18 ottobre dalla stazione ferroviaria di Tiburtina su 18 carri. Da Auschwitz tornarono 15 uomini e una donna, Settimia Spizzichino morta poi nel 2000: nessun bambino sopravvisse.

La marcia per ricordare oggi a Roma, 80 anni dopo

Oggi a ricordare il tragico evento una lapide commemorativa al Tempio Maggiore a Roma, mentre è atteso un corteo che sfilerà oggi per le strade della Capitale, per non dimenticare. La marcia per la memoria blinda la Capitale, dopo lo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas, rischiando anche modifiche per motivi di sicurezza. Alla fine tutto confermato: saranno presenti anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della comunità ebraica della Capitale Victor Fadlun. Atteso anche il presidente Mattarella per la commemorazione, che deporrà una corona di alloro lungo il muro della sinagoga in occasione della cerimonia al Portico d'Ottavia.

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