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Strage Mestre, a rischio risarcimenti per le vittime, il malore improvviso tra i "casi fortuiti"

La clausola del "caso fortuito" è presente in tutte le polizze assicurative. Sul tavolo un danno di 50 milioni di euro

06 Ottobre 2023

Strage Mestre, a rischio risarcimenti per le vittime, il malore improvviso tra i "casi fortuiti"

Fonte: LaPresse

A rischio i risarcimenti per le vittime della strage di Mestre. Se venisse confermata l'ipotesi del malore improvviso del conducente Alberto Rizzotto, si potrebbe innescare una lunga battaglia legale. Questo perché la causa, data per probabile dell'incidente del 3 ottobre, rientra i "casi fortuiti". Le vittime accertate sono 21 tra cui anche il guidatore del mezzo, mentre migliorano le condizioni dei feriti trasportati in ospedale.

Strage Mestre, a rischio risarcimenti per le vittime, il malore improvviso tra i "casi fortuiti"

Se confermato il malore improvviso, l'assicurazione non pagherà. Una possibile beffa per le famiglie delle vittime che attendono ora giustizia e sperano di non doversi inerpicare in lunghe battaglie in tribunale. Il malore è finora la causa principale che avrebbe colpito il conducente che aveva preso servizio 90 minuti prima, una circostanza che come riportato dal codice delle assicurazioni rientrerebbe nei casi "fortuiti", che escludono la negligenza da parte del vettore.

"Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito", così l'articolo 2051 del codice civile. "Il vettore risponde dei sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio (...) se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno", dice il 1681 in caso di trasporti, mentre l'articolo 141 ribadisce: "Salva l’ipotesi di sinistro cagionato da caso fortuito, il danno subito dal terzo trasportato è risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo".

Tragedia a Mestre, si preannunciano lunghe battaglie legali se malore improvviso confermato

Ancora presto per stabilire se accadrà tutto ciò che temono le famiglie delle vittime, visto che l'autopsia è stata condotta solo ieri pomeriggio. Il dato di partenza però è questo: se l'autista ha realmente accusato un ictus o un infarto, l’assicurazione del vettore potrebbe essere esonerata dal pagamento dei danni ai famigliari delle vittime e dei feriti, che resterebbero così a bocca asciutta. Seguiranno inevitabilmente lunghe battaglie legali. Per l'assicurazione c'è una posta di palio da decine di milioni di euro. "Abbiamo un massimale da 50 milioni di euro", aveva affermato l'amministratore delegato de La Linea Spa, Massimo Fiorese, nelle interviste rilasciate poco dopo l'incidente.

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