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Strage di Bologna: "Confermato ergastolo per ex-Nar Gilberto Cavallini", dopo 43 anni Corte d'Appello convalida sentenza I grado

La sentenza afferma categoricamente che si trattò di una strage politica, confermando l'ipotesi che i Nar non agissero in modo spontaneo ma fossero parte di un contesto più ampio

28 Settembre 2023

Twitter: @TV2000it

Gilberto Cavallini

La Corte d'Assise d'Appello di Bologna ha confermato l'ergastolo per Gilberto Cavallini, noto ex membro delle Brigate Rosse, per il suo coinvolgimento nella strage politica del 2 agosto 1980. Tuttavia, la condanna è stata parzialmente riformata, passando da "strage comune" a "strage politica". La decisione è stata presa dopo sei ore di camera di consiglio presiedute dal giudice Orazio Pescatore.

Strage di Bologna, confermato ergastolo per ex-Nar Gilberto Cavallini ma l'imputato non era presente in aula

La strage del 2 agosto 1980, avvenuta nella stazione di Bologna, è stata uno degli eventi più tragici della storia italiana, con l'esplosione di una bomba che ha causato la morte di 85 persone e oltre 200 feriti. Cavallini era stato precedentemente condannato all'ergastolo nel gennaio 2020, una pena che la Procura generale aveva chiesto di confermare.

La sentenza afferma categoricamente che si trattò di una strage politica, confermando l'ipotesi che i Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari) non agissero in modo spontaneo ma fossero parte di un contesto più ampio, esecutori del piano criminale dei mandanti già condannati.

La Corte ha reso nota la sentenza dopo sette ore di camera di consiglio, mentre l'imputato non era presente in aula.

Prima che la Corte si ritirasse in camera di consiglio, sono state effettuate repliche dal sostituto procuratore generale Nicola Proto e dagli avvocati che rappresentano le parti civili, che assistono le famiglie delle vittime.

Alla lettura della sentenza, in aula Bachelet, erano presenti il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi e la vicepresidente Anna Pizzirani. Numerosi familiari delle vittime erano presenti tra il pubblico. In rappresentanza del Comune di Bologna, c'era anche la vicesindaca Emily Clancy.

Durante la lettura del dispositivo, il sostituto procuratore generale Nicola Proto è stato affiancato dal nuovo procuratore generale, Paolo Fortuna, e dal nuovo Avvocato generale dello Stato, Ciro Cascone. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni.

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