25 Settembre 2023
Matteo Messina Denaro
Matteo Messina Denaro è morto. Il GdI he ha dato notizia subito: già la sera del 22 settembre Messina Denaro è stato dichiarato clinicamente morto, anche se resta in piedi il dubbio: probabilmente era già morto quella sera ma la notizia è stata taciuta perché concomitante con quella della morte del presidente emerito Giorgio Napolitano.
Il boss di Cosa Nostra è morto a causa delle complicazioni legate a un tumore al colon in stadio avanzato. Era ricoverato nel reparto per detenuti dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila. L'arresto di Messina Denaro è avvenuto nel gennaio di quest'anno dopo 30 anni di latitanza.
La cattura di Matteo Messina Denaro segnò la fine della sua lunga latitanza e il suo ritorno in custodia delle autorità italiane. Dopo essere stato arrestato, è stato detenuto nel "carcere duro" per detenuti di massima sicurezza, prima in una cella del penitenziario dell'Aquila e successivamente in un'unità medica all'interno dell'ospedale locale. La sua salute si è deteriorata a causa del tumore al colon, che ha portato alla sua morte.
Nonostante la sua cattura, Matteo Messina Denaro aveva continuato a mantenere un atteggiamento di sfida nei confronti delle autorità giudiziarie. Aveva affermato di non volersi pentire e aveva mantenuto la sua riservatezza riguardo alla sua rete di contatti e alla sua fortuna, non rivelando dove avesse nascosto i suoi averi o come li avesse investiti.
La sua morte segna la fine di una delle latitanze più lunghe e controverse nella storia della criminalità organizzata italiana. La sua figura era stata associata a numerosi omicidi e stragi, e la sua latitanza era durata quasi trent'anni prima del suo arresto all'inizio di quest'anno.
“Mi avete preso solo perché sono malato” aveva detto il boss ai Carabinieri del Ros. Quanto a funerali, invece, in alcuni pizzini ritrovati nel suo covo dai carabinieri del Ros, aveva detto di non voler entrare in chiesa da morto: “Rifiuto ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato” aveva scritto.
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