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Segre-Seymandi, la resa dei conti in tribunale: congelati 700 mila euro trasferiti dalla donna su un conto personale

I due mancati sposi avevano un conto in comune

19 Agosto 2023

Segre-Seymandi, la resa dei conti in tribunale: congelati 700 mila euro trasferiti dalla donna su un conto personale

Seymandi-Segre, fonte: Facebook @Il Messaggero

L’ormai ex coppia Segre-Seymandi […] la prossima settimana sarà in tribunale. Questione di soldi. Segre e Seymandi avevano un ricco conto in comune. Nulla di straordinario, dovevano sposarsi. E hanno sempre condiviso la vita e buona parte degli interessi. Ma a tre settimane dalla festa a sorpresa, dove la relazione è finita con tanto di j’accuse pubblico, ecco l’atto secondo della vicenda.

Da quel conto, Cristina Seymandi, l’imprenditrice con la passione per la politica, avrebbe preso settecentomila euro. Senza dirlo al compagno. E li avrebbe girati su un suo conto postale personale. Massimo Segre, commercialista, banchiere tra i più noti della città, se ne sarebbe accorto già tempo fa, così riferiscono più fonti. E avrebbe presentato un’istanza a Palazzo di Giustizia. Conto chiuso, denaro bloccato.

 

«Sequestro inaudita altera parte» è il termine giuridico che caratterizza il provvedimento cautelare d’urgenza. Cosa significa? Che beni per un certo valore vengono congelati senza sentire l’altra parte. I dettagli verranno discussi martedì, davanti alla giudice Gabriella Ratti.

E in questa querelle economico-sentimentale della Torino-bene le date iniziano a diventare significative. Il 27 luglio la festa-agguato a bordo piscina di una villa elegante: il dj abbassa la musica, Massimo Segre prende il microfono e accusa la compagna di tradimento davanti a una cinquantina di invitati. C’è chi filma. Chi parla e chi sparla.

 

[…] tempo 48 ore, racconti e filmati diventano virali. […] Sui social è tutto un commentare e si creano due schieramenti del tipo #iostoconcristina e #iostoconmassimo. Schermaglie. Lettere e contro lettere: Segre scrive, si spiega, si racconta. Seymandi risponde, si spiega, si racconta. Ed è tutto un discutere di tradimento, di libertà di amare e pure di soffrire. Ma no, non in sabaudo silenzio. Ecco servito il feuilleton. Con tanto di rinfacciarsi su regali donati e mai ottenuti indietro e anelli di famiglia. In campo, per Cristina, scende anche il Reputation Manager Luca Poma.

Il garante della privacy indaga su chi ha divulgato quel filmato, gli avvocati dell’ex coppia sono al lavoro per capire come procedere. E Cristina Seymandi, rappresentata dal penalista Claudio Strata, sta valutando un’azione legale per quello che definisce un «autentico femminicidio mediatico».

 

Poi ci sono le questioni economiche. […] Perché numerose sono le società in cui Massimo Segre è il dominus e Cristina Seymandi stava diventando il braccio operativo. E così, pochissimi giorni dopo la festa, il banchiere avrebbe segnalato quei settecento mila euro spostati a sua insaputa dal conto. E avrebbe chiesto il congelamento dei beni. L’udienza è fissata per martedì 22 agosto. Il provvedimento preso dal tribunale è di quelli urgenti: tra la richiesta, la decisione del giudice e l’udienza possono trascorrere al massimo una quindicina di giorni. Una resa dei conti insomma. Decisamente meno “urlata” perché si sa, discutere di soldi in pubblico non è cosa da signori.

Di Irene Famà.

Fonte: La Stampa

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