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Segre-Seymandi, tradimento pubblico nella Torino bene, ma il problema è la sparizione della privacy

Intellettuali che rendono pubblica la propria malattia, programmi che fanno della pubblicizzazione della vita privata il proprio ubi consistam e poi appunto coppie che svelano al mondo intero il proprio fallimento condito da tradimenti

18 Agosto 2023

Tradimento pubblico nella Torino bene: alcune considerazioni controvento

Massimo Segre, fonte: imagoeconomica

Continua a far discutere la grottesca vicenda di cui tutti parlano e che ha per sede quella che i quotidiani che ne hanno discusso hanno presentato come la "Torino bene". La vicenda, come noto, riguarda un annuncio di matrimonio finito ben diversamente da come ci si attendeva dovesse finire: lui ha di fatto annullato il matrimonio mettendo alla scoperta di tradimenti subiti da quella che doveva essere la sua futura moglie. Il video è celermente divenuto virare, come usa oggi dire. La donna ha dichiarato di volersi tutelare in sede legale per questo danno di immagine subito. Va anche detto che se l'obiettivo di lui era quello di provocare un danno di immagine alla sua futura moglie, ebbene non deve sfuggire come il danno di immagine ci sia stato in misura non trascurabile anche per lui. Quel che più colpisce di questa vicenda è una tendenza tipica del nostro miserrimo tempo, una tendenza che definirò la sparizione della sfera privata. Viviamo in effetti nel tempo in cui del privato non resta traccia e tutto diviene pubblico, senza eccezioni. Intellettuali che rendono pubblica la propria malattia, programmi che fanno della pubblicizzazione della vita privata il proprio ubi consistam e poi appunto coppie che svelano al mondo intero il proprio fallimento condito da tradimenti. Si tratta di qualcosa di paradossale se si considera che il nostro tempo, per un verso, vede ovunque il trionfo del privato in ossequio alla ragione neoliberale e, per un altro verso, assiste alla devastazione del privato inteso come privacy, come vita privata, sempre più messa a disposizione dello spettacolo pubblico. Ne "L'insostenibile leggerezza dell'essere", Kundera afferma che il tratto più tipico dei campi di concentramento è proprio la sparizione della vita privata o, se si preferisce, il trasformarsi dell'intera vita in vita pubblica, osservata ed esaminata, controllata e giudicata. Queste considerazioni devono aiutarci a comprendere ciò che sta avvenendo nel nostro tempo e a giudicarlo adeguatamente, in maniera ben diversa da come usualmente si fa.

Di Diego Fusaro.

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