Legnano, 30enne travolto e ucciso da treno regionale diretto a Milano, gli inquirenti: "Ipotesi suicidio"

Aveva 30 anni l'uomo, la cui identità non è ancora stata condivisa dagli inquirenti, che nella notte tra mercoledì 16 e giovedì 17 agosto è stato travolto a Legnano mentre, stando alle prime ricostruzioni, si trovava sui binari della ferrovia, non è chiaro se per attraversarli o colto nel mezzo di una "camminata" sulle parallele di ferro.

Travolto dal regionale in direzione Milano, muore un 30enne a Legnano

Il tragico evento è avvenuto verso le 22:30 all'altezza di via Plinio, un'area nella quale le cronache locali riportano fino a pochi anni fa esserci stato un passaggio a livello (l'ultimo in direzione Busto Arsizio) e che è ora invece recintata da una rete ed una cancellata. Barriere, evidentemente, incapaci ad impedire l'entrata nell'area di transito a chi cercasse di scavalcare. Il tratto in questione, tra l'altro, viene riconosciuto essere particolarmente pericoloso, dal momento che i treni escono qui da una curva che limita, e di molto, la visibilità per il macchinista.

Non a caso l'uomo alla guida del regionale per Milano Centrale protagonista della triste vicenda, ha affermato di aver visto il 30enne camminare sui binari solo quando era ormai troppo tardi: inutili i tentativi di fermare il treno (operazione per la quale, se il mezzo è a pieno regime, possono servire anche decine, centinaia, di metri), quando finalmente le ruote metalliche si bloccano, il ragazzo era già stato travolto da numerosi vagoni.

Subito dato l'allarme, l'intervento di Vigili del Fuoco e della Croce Rossa di Legnano non ha potuto servire ad altro  che a determinare il decesso del 30enne. Con i soccorritori sono immediatamente arrivati anche gli uomini della Polizia di Stato e della Polfer, che hanno aperto un'inchiesta sull'accaduto. Nessuna ipotesi è ancora stata confermata dagli inquirenti sulle cause che hanno portato il giovane a trovarsi a camminare sui binari in piena notte, ma non si escluderebbe il gesto estremo.