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Tivoli, Alessandro Castellacci picchiato a morte per aver chiesto di abbassare il volume della musica. Arrestati i due sospetti di omicidio

Alessandro Castellacci è morto dopo una settimana di agonia in ospedale a seguito del pestaggio subito per aver chiesto ad un gruppo di ragazzi di abbassare la musica. Arrestati i 2 presunti assassini

28 Giugno 2023

Tivoli, Alessandro Castellacci picchiato a morte per aver chiesto di abbassare il volume della musica. Arrestati i due sospetti di omicidio

I carabinieri della compagnia di Tivoli avrebbero arrestato due uomini che sarebbero coinvolti nel pestaggio che ha portato alla morte di Alessandro Castellaccio la scorsa domenica 18 giugno. I due sarebbero infatti accusati di omicidio volontario in concorso.

Morto in ospedale a causa di un’emorragia celebrale

Ridotto in fin di vita, il ragazzo è morto dopo una settimana di agonia in ospedale a causa dell'importante emorragia celebrale causata dai colpi ricevuti. Entrambe le persone arrestate oggi lo avrebbero colpito: uno con un pugno in testa così forte da farlo cadere a terra, l'altro con calci anche sul volto, una volta caduto e privo di sensi.

Il momento dell’aggressione

È successo mentre stava rientrando dal lavoro, all'ospedale di Tivoli: Alessandro si è fermato in un bar prima di tornare a casa. L'aggressione è scoppiata dopo che il 41enne ha chiesto ad gruppo di persone che si trovava poco distante di abbassare il volume della musica che stava ascoltando, a ridosso delle piazza. Dopo un'accesa discussione, la lite è degenerata, forse a causa della quantità eccessiva di alcool assunta dal gruppo.

Alessandro Castellaccio è stato prima accerchiato e poi è stato colpito con un pugno ed è caduto a terra, privo di sensi. Nonostante questo, gli aggressori avrebbero continuato ad inveire sul suo corpo ed a pestarlo con calci e pugni.

Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, "Sembrava che stessero tirando calci ad un pallone".

Alcuni dei presenti avrebbero provato a separare il gruppo e difendere l’uomo, ma senza riuscirci. Appena arrivati i carabinieri, gli uomini sarebbero fuggiti e Alessandro è rimasto esanime. Mentre veniva trasportato in ospedale, i testimoni hanno spiegato ai militari l'accaduto.

Le indagini e l’arresto dei sospettati

Le indagini sono subito iniziate, basandosi sulle testimonianze dei presenti, ma anche al vaglio delle immagini delle telecamere di sicurezza della zona dove è accaduto il fatto, ed hanno portato all’individuazione di alcuni sospettati.

Molti sono gli elementi che incastrerebbero i due, dal ritrovamento di un paio di scarpe sporche di sangue nella parte superiore, ai vestiti indossati quella sera, descritti dai testimoni e ripresi dalle videocamere.

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