22 Marzo 2023
Lucy Salani, fonte: Twitter @radio_zek
È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, conosciuta per essere stata l'unica trans italiana sopravvissuta ai lager nazisti. La notizia del decesso è stata dal fondatore dei Sentinelli (associazione antidiscriminazione nata in Lombardia) e consigliere regionale lombardo Luca Paladini. Proprio dei Sentinelli inaugurò la prima festa lo scorso settembre a Milano. Salani nacque nel 1924 a Fossano e cresciuta a Bologna come uomo omosessuale col nome Luciano Salani.
Lucy Salani venne deportata nei lager nazisti a Dachau nel 1944 dopo la decisione di disertare sia l'esercito fascista italiano che quello nazista. Salvatasi, rientrò in Italia dove visse prima a Torino dove faceva la tappezziera e dove frequentò l'ambiente transgender italiano e parigino, e poi a Roma. Furono gli Alleati a portarla in salvo sei mesi dopo l'arrivo al campo di concentramento in Germania.
Il suo rapporto con la famiglia è sempre stato abbastanza complicato in quanto. Essi la ripudiarono presto una volta arrivata a Bologna, negli anni '30 perché "diversa". Il cambio di sesso lo effettuò a Londra, una delle sue tappe dopo esser sfuggita ai tedeschi. Il suo nome di battesimo però, resto quello all'anagrafe, caratteristica che non le permise in modo efficace di trovare una Rsa adatta alle sue esigenze.
All'evento a Milano aveva ricordato: "Era terribile durante il fascismo essere transessuale. Mi picchiavano e mi facevano fare delle cose schifose. Mi imbrattavano con il catrame e mi hanno rasato. Ho subito anche questo, ho preso le botte dai fascisti perché mi ero atteggiato a donna e per loro questo era inconcepibile".
Lucy Salani durante i sei mesi di prigionia a Dachau si occupava di "portare i cadaveri alla cremazione, tutte le mattine dopo l'appello ero obbligata a trasportare i corpi dalle baracche".
Il documentario "Essere Lucy" di Gabriella Romano uscito nel 2011 ripercorre la vita di Lucy Salani. Ma ce ne sono diversi dedicata alla trans sopravvissuta ai lager, anche "Felice chi è diverso" di Gianni Amelio, del 2014. L'ultimo è uscito due anni fa, nel 2021. "C’è un soffio di vita soltanto" di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini.
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