03 Marzo 2023
Fonte: Imagoeconomica
All'isola d'Elba un falso medico è stato scoperto perché percettore del reddito di cittadinanza. L'uomo, un 65enne da 10 residente sull'isola, sarebbe da considerare non una, ma due volte "furbetto": non solo si spacciava per cardiologo senza esserlo davvero, ma incassava anche l'assegno statale pur svolgendo visite retribuite a domicilio.
La scoperta dei carabinieri, coadiuvati dai colleghi del nucleo Ispettorato del lavoro e del Nas, è avvenuta quasi per caso. Da alcuni controlli sui percettori del reddito di cittadinanza, infatti, è emerso anche il nome del sedicente medico, nonostante molti fossero a conoscenza della sua attività.
"Benché conosciuto in pubblico come medico chirurgo specializzato in cardiologia e benché esercitasse a tutti gli effetti la professione sanitaria privatamente effettuando visite a domicilio e prescrivendo medicinali" - si legge in una nota redatta dai carabinieri dell'Arma - "avrebbe presentato 3 diverse istanze nelle quali si dichiarava disoccupato e pertanto avrebbe indebitamente percepito il reddito di cittadinanza a partire dall'aprile 2019 per un importo di 500 euro mensili".
Come se non bastasse, poi, le indagini hanno messo in luce ulteriori dettagli sulla sua presunta attività. L'uomo, infatti, non sarebbe in possesso della laurea in Medicina, e tantomeno sarebbe iscritto all'Ordine, due condizioni imprescindibili per lo svolgimento dell'ufficio medico. "È gravemente indiziato del reato di esercizio abusivo della professione medica" dichiarano le forze dell'ordine, che poche ore fa hanno diramato un decreto di perquisizione dell'abitazione del 65enne.
All'interno, le prove della truffa: stetoscopi, apparecchi per la misurazione della pressione, un dispositivo per l'elettrocardiogramma, nonché una borsa in tutto e per tutto identica a quella di un vero dottore. Una volta aperta, sono stati recuperati siringhe e medicinali, oltre a biglietti da visita con tanto di timbro e ricettario 'bianco’ recante l'intestazione "medico chirurgo cardiologo".
«Non potendo disporre di ricettario" - continua la nota dell'Arma - "ovviava alla mancanza prescrivendo medicinali con le cosiddette ‘ricette bianche’, complete di falsa intestazione". Le indagini, dunque, sono ancora in corso per rintracciare i pazienti truffati e ricostruire il quadro completo dell'attività del falso medico.
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