06 Febbraio 2023
Loredana Frasca (MDPI)
Loredana Frasca è una ricercatrice accademica dell'Istituto Superiore di Sanità. Dopo aver conseguito un dottorato in immunologia e biologia cellulare, è diventata leader di un gruppo di studi sull’immunologia delle malattie autoimmuni.
La dottoressa Frasca vanta collaborazioni con prestigiosi istituti, non solo italiani ma anche internazionali. Oltre a lavorare come ricercatrice per l'Istituto Superiore di Sanità, ha lavorato anche come collaboratore scientifico per l'Università di Losanna, per la University of Texas MD Anderson Cancer Center e anche per l'Imperial College London.
Durante la sua carriera si è occupata di risposte ai trapianti, risposte agli agenti infettivi, in particolare al virus dell’epatite C. Poi ancora del fenomeno della tolleranza immunologica, soffermandosi sulle diverse malattie autoimmuni e ha studiato la presentazione antigenica.
Sono moltissime le pubblicazioni scientifiche dell'esperta e, fra le ultime, ce ne sono diverse sui vaccini anti-Covid e sulle reazioni avverse. Prima di vedere l'ultimo studio a cui ha partecipato, ecco altri argomenti dei quali si è occupata Frasca in collaborazione con altri ricercatori. "I complessi CXCL4-RNA circolano nella sclerosi sistemica e amplificano le risposte infiammatorie/pro-fibrotiche delle cellule dendritiche mieloidi", "Gli anticorpi anti-CXCL4 eparina-indipendenti ed eparina-dipendenti hanno un'espressione reciproca in una coorte di pazienti con sclerosi sistemica", "Potenziale ruolo patogenetico dei peptidi antimicrobici trasportati da vescicole extracellulari in un modello psoriasico in vitro". Poi ancora "L'interferone di tipo I senza sosta accelera l'autoimmunità delle cellule B e la formazione di anticorpi anti-farmaco durante la terapia anti-TNF" e molti altri.
L'ultimo studio pubblicata dalla dottoressa Loredana Frasca, in collaborazione con Giuseppe Ocone e Raffaella Palazzo, anche loro ricercatori dell'Iss, si intitola "Safety of COVID-19 Vaccines in Patients with Autoimmune Diseases, in Patients with Cardiac Issues, and in the Healthy Population". La ricerca è stata pubblicata nel 2023 sulla rivista Pathogens e si occupa, fra le varie cose, anche dei rischi derivanti dalla somministrazione del vaccino anti-Covid in "soggetti sani, con malattie autoimmuni e con problemi cardiaci".
Lo studio tuttavia è stato smentito, con grande stupore da parte dei diretti interessati, dallo stesso Istituto Superiore di Sanità, sollevando moltissime polemiche. Secondo l'Iss, la ricerca riporterebbe "esclusivamente l’opinione personale degli autori e non rappresenta in nessun modo la posizione dell’Istituto Superiore di Sanità". Tuttavia la dottoressa Frasca ha dato la sua smentita a Il Giornale d'Italia, precisando di aver lavorato, come sempre, secondo scienza e coscienza e basandosi sui numeri.
Oltre ad evidenziare le reazioni avverse al vaccino anti-Covid, fra le quali soprattutto miocarditi e malori improvvisi, nei soggetti con malattie autoimmuni e problemi cardiaci indicano in particolare, i ricercatori spiegano: "Attualmente, la reale efficacia dei vaccini a mRNA contro le varianti di Omicron non è chiara e sembra essere inferiore a quella ottenuta con le varianti precedenti, anche con una quarta dose. Esistono, infatti, studi che dimostrano che, dopo diversi mesi dall'inoculazione, la protezione nei confronti della malattia da COVID-19 ottenuta con i vaccini a mRNA viene quasi del tutto a mancare, a meno che non vengano assunte ulteriori dosi, e questo si era notato già al momento della diffusione della variante Delta".
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