Napoli, Rocco Tomaselli del clan Mazzarella ucciso in una sparatoria alle Case Nuove: 3 proiettili fatali alle gambe

E' ritenuto un elemento di vertice del clan Mazzarella di Napoli, Rocco Tomaselli, il 33enne ucciso a colpi d'arma da fuoco ieri sera nel capoluogo campano. L'uomo, noto alle forze dell'ordine e con diversi precedenti, è stato raggiunto da 3 colpi d'arma da fuoco alle gambe, subito trasportato e lasciato in ospedale da ignoti, le sue condizioni erano già troppo gravi per essere salvato. La sparatoria è avvenuta nella zona delle "case nuove", in via Santa Maria delle Grazie. 

Napoli, ucciso Rocco Tomaselli del clan Mazzarella

Ignoti hanno accompagnato il 33enne Rocco Tomaselli all'ospedale Vecchio Pellegrini e poi si soni dileguati. I sanitari l'hanno soccorso, ma non sono riusciti a salvarlo in tempo, le sue condizioni erano già troppo gravi. E' deceduto poco dopo in ospedale. Chi ha sparato ha mirato alle gambe e probabilmente non voleva uccidere Tomaselli, deceduto all’arrivo in ospedale probabilmente perché uno dei proiettili gli ha reciso l’arteria femorale. 

La Polizia di Stato è stata quindi avvertita da alcuni residenti della zona delle cosiddette "case nuove", che hanno segnalato l'esplosione di alcuni colpi d'arma da fuoco in via Santa Maria delle Grazie a Loreto. Quando è arrivata la volante sul posto, durante il sopralluogo sono stati trovati quattro bossoli, due ogive e tracce di sangue. Sull'accaduto sono in corso indagini da parte della Squadra Mobile di Napoli.

Camorra, morto uno dei vertici del clan Mazzarella

Sullo sfondo dell'agguato ieri sera, sembrano esserci interessi legati al mercato della Maddalena. Cinque, forse sei, secondo quanto emerge dai rilievi, i colpi d'arma da fuoco esplosi.

La vittima, originaria di Forcella, aveva precedenti per rapina: era già stato arrestato anni fa. All'inizio della settimana Vincenzo Nappi, 57 anni, era stato ucciso all'interno di un ristorante in via Lavinaio, nel comune di Melito di Napoli. Nappi, detto "o pittore", era già noto alle forze dell'ordine: si riteneva fosse legato al clan Amato Pagano, detto degli scissionisti. Dalle prime indagini delle forze dell'ordine, sembrerebbe che tra i due omicidi non ci sarebbero collegamenti.