23 Gennaio 2023
fonte: pixabay
Parla il padre del neonato morto a Roma mentre la madre lo stava allattando. Il tragico incidente è avvenuto il 7 gennaio scorso all’ospedale Pertini di Roma. La donna, italiana di 30 anni, si sarebbe addormentata durante l'allattamento, perché stanca dal travaglio di 17 ore, e il bambino sarebbe così deceduto per soffocamento. Il padre accusa l'ospedale di negligenza e mancata attenzione dopo il parto. La procura ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio colposo.
"Era sfinita dopo 17 ore di travaglio, le hanno subito portato il piccolo per l'allattamento, ma lei non si reggeva in piedi", racconta il padre del neonato soffocato dal peso della madre che lo stava allattando. La donna, stremata e sola, si sarebbe addormentata. La procura ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo.
Il padre accusa l'ospedale senza mezzi termini: "Abbiamo letto sul web i commenti di tante donne che hanno lamentato di essere state lasciate sole dopo aver partorito al Pertini. Tutte stremate dal parto. E tutte impossibilitate a prendersi cura come si dovrebbe di un neonato".
La donna avrebbe chiesto di portare il neonato al nido per poter riposare qualche ora, ma non le sarebbe stato concesso. "Molte donne sono lasciate sole nei reparti anche a causa delle restrizioni anti-Covid. I protocolli andrebbero rivisti. Se non è capitato ad altri è solo perché sono stati fortunati", continua l'uomo.
L'uomo ricostruisce la drammatica vicenda avvenuta all'ospedale Pertini di Roma. La moglie, a cui si erano rotte le acque alle 4 della notte, ha trascorso 17 ore di travaglio prima di partorire. "Hanno anche preteso che gli cambiasse il pannolino da sola. Ma lei non si reggeva in piedi", ribadisce ancora una volta.
"Quando ha scoperto tutto mi ha chiamato al telefono. Ma quando sono arrivato non c’era più nulla da fare", ricorda con le lacrime agli occhi. La mamma non si è accorta che il bimbo stava male: "Non l’hanno nemmeno svegliata. Non sappiamo bene chi se ne sia accorto. All’1,40 di notte è stato dichiarato il decesso". Ora la famiglia si affiderà a un legale.
La polizia ha inoltre sequestrato la cartella clinica ed il personale in servizio è stato identificato. Si attende ora l’esito degli esami istologici e si cerca di capire perché il bebè sia rimasto nel letto della donna senza che nessuno se ne accorgesse.
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