18 Novembre 2022
A Milano è giorno di festa, o come lo chiamano gli studenti di protesta. Oggi venerdì 18 novembre "No Meloni day" in scena nel capoluogo lombardo ma non solo: 35 piazze infatti sono state invase con l'obiettivo di protestare contro il neonato governo guidato appunto da Giorgia Meloni. Gli studenti si sono ritrovati alle 9.30 in largo Cairoli, prima di partire col corteo per le vie della città. Circa in 1000 hanno protestato ma si sono resi protagonisti anche di alcuni atti vandalici come l'imbruttimento di una vetrina di Enel con la vernice.
"L'autunno caldo degli studenti", come è stato definito. Che sembra avere l'obiettivo solo di allungare il weekend e saltare un giorno di lezione nonostante la marcia al grido di "No alla scuola del merito". I manifestanti, dicono, di aver messo al centro del corteo gli scarsi fondi destinati all'Istruzione e l'alternanza scuola lavoro, che ha già fatto tre vittime. Oltre, chiaramente, alle idee del nuovo governo, considerate "neofasciste" dai giovani.
Ma le iniziative pacifiche sembrano finite qui in quanto è stata poi la sede dell'Enel in via Broletto, a venir presa di mira con la vernice. Alcuni giovani hanno dato fuoco ad una bandiera di Fratelli d'Italia. Mentre davanti alla sede di Assolombarda, in via Pantano, alcuni manifestanti si sono presentati con fumogeni e uno striscione che recitava "fuori i privati dalle scuole". Oggetto della protesta le morti sul lavoro, segnalate dal fatto di aver mostrato guanti rossi a simboleggiare mani insanguinate.
Poi ancora "governi e Confindustria ci avete rubato il futuro", "parlate di sicurezza e noi continuiamo a morire a scuola" e "Lorenzo, Giuliano e Giuseppe, omicidi di Stato", in riferimento ai tre ragazzi morti in incidenti in fabbrica proprio durante l'alternanza.
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