11 Novembre 2022
Si allontana la data di avvio dell'ingresso a pagamento a Venezia. Il consiglio comunale, infatti, andrà ad approvare il regolamento solo nelle prossime settimane e dovranno passare alcuni mesi prima che il maxi emendamento possa andare a regime. Lo confermano fonti dell'amministrazione municipale lagunare, facendo capire che la questione slitterà nella migliore delle ipotesi almeno alla prossima estate. Intanto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano guarda al modello Venezia per risolvere la questione dell'overbooking nelle città d'arte del Paese. Il tema della tassa d'entrata è stato uno degli argomenti affrontati dal presidente del Veneto Luca Zaia con il ministro in occasione della stipula nella città lagunare del protocollo per definire il piano paesaggistico regionale. Nel frattempo il sindaco Luigi Brugnaro non perde occasione per ribadire che il provvedimento risulta indispensabile, visti gli attuali numeri degli ospiti. "Non farò nessuna forzatura - ripete - ma sono deciso ad andar avanti". Ancora sul tappeto, ad esempio, sono le questioni che riguardano gli accordi per il pagamento della tassa con i vettori, la modifica dei software delle società che si occupano di prenotazioni alberghiere e la messa in campo delle azioni informative per raggiungere la platea mondiale. L'entrata in vigore ufficiale del ticket d'accesso al centro storico veneziano, fissata dal Consiglio comunale al 16 gennaio 2023, slitta dunque a data da definirsi, tutto dipenderà da quando il consiglio comunale approverà il regolamento, questione di mesi. La strada è comunque tracciata: la città è sovraffollata e per visitarla, presto, bisognerà pagare tra i tre e i dieci euro a persona.
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