25 Ottobre 2022
Continuano le polemiche e non sugli sbarchi dei migranti nelle ultime ore. La discussione si accende sulle due navi in transito nel Mediterraneo che non risulterebbero "in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale".
Le ultime notizie giunte dal Viminale ci informano che il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha emanato, in qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, una direttiva che reputa le condotte delle due navi Ocean Viking e Humanity 1, attualmente in navigazione nel Mediterraneo, non in linea con le norme europee e italiane.
Le condotte, sulla base dell’articolo 19 della Convenzione internazionale dell’ONU sul diritto del mare, saranno valutate ai fini dell’adozione da parte del titolare del Viminale, in qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, del divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane ed europee.
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/notiziario/416479/migranti-76-sbarcano-a-lampedusa-da-ieri-oltre-300-sull-isola.html
Ricordiamo i precedenti sbarchi e missioni di salvataggio realizzati utilizzando le due navi in questione. La nave Ocean Viking, a partire dall’anno 2019, è usata dall’Organizzazione non governativa Sos Mediterranée per missioni di salvataggio di persone migranti nel mar Mediterraneo. L'imbarcazione è perciò accessoriata di un apposito centro medico e numerosi dispositivi di salvataggio. La nave Humanity 1 è stata invece usata dalla Sos Umanity, organizzazione di ricerca e soccorso in mare, che lavora a fine di garantire e sorvegliare che nessuno muoia durante la traversata del Mediterraneo.
Ancora nelle ultime ore sono circa 500, con 6 diversi barconi, i migranti giunti a Lampedusa. Nella struttura di prima accoglienza sono ospitati attualmente 1.154 persone, a fronte dei 350 posti disponibili.
La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha proposto, nel suo discorso per la fiducia alla Camera, di recuperare l’idea originaria della missione navale Sophia dell’Unione europea, che prevedeva proprio il blocco delle partenze dei barconi direttamente sul lugo, dunque in Nord Africa, attraverso la gestione di organizzazioni internazionali prestabilite.
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