15 Settembre 2022
Fonte: Reportageonline
Hasib Omerovic si è svegliato. Dopo più di 50 giorni di coma, il disabile rom di 36 precipitato dalla finestra del suo appartamento a Roma ha aperto gli occhi. E nonostante le sue condizioni restino gravi non è più in pericolo di vita. Il referto medico acquisito dai pm segnala fratture alla testa, alle costole e allo sterno, una lussazione dell’omero, e ancora traumi alla milza, al fegato, al torace e contusioni al polmone, conseguenze del volo dalla finestra avvenuto lo scorso 25 luglio a Primavalle, quartiere alla periferia nordoccidentale di Roma, dopo una presunta perquisizione della polizia nel suo appartamento. Il quadro clinico non consente a Omerovic, sordo dalla nascita, con una lieve disabilità cognitiva, di alzarsi dal letto ed essere autonomo. Ha bisogno di essere assistito 24 ore su 24 ed è ancora alle prese col dolore per le gravi lesioni, ma è fuori pericolo e presto potrà fornire la sua versione dei fatti.
Secondo quanto dichiarato dalla sorella del 36enne, una giovane con disturbi psichici, Hasib sarebbe stato gettato dalla finestra dai poliziotti. Gli agenti, invece, sostengono che è stato lui a lanciarsi di sotto durante il controllo. Le indagini sono in corso, la vicenda è poco chiara e al momento i reati ipotizzati sono falso e tentato omicidio. Quel che è certo è che i poliziotti non avevano alcun mandato di perquisizione. Le foto scattate successivamente alla caduta mostrano la porta della stanza del giovane scardinata e una scopa spezzata, alla quale si aggiungerebbe un termosifone rotto. Segni inequivocabili di una colluttazione. Sembra che l’intervento delle forze dell’ordine sia nato in seguito a un post pubblicato su Facebook (e poi rimosso) con le accuse di molestie contro il disabile, che sarebbe stato accusato sul gruppo social del quartiere di aver infastidito alcune ragazze. Denunce contro il giovane non ne risultano, ma qualcuno ha segnalato quel post, che sarebbe stato cancellato non dopo la caduta del 36enne a luglio, ma solo a fine agosto, quando erano già in corso le indagini. A Primavalle c’è chi parla di un ragazzo “infelice” e gentile e chi confessa che “era violento”. Opinioni contrapposte e contrastanti.
Secondo le ricostruzioni, il 25 luglio, nell’appartamento della periferia di Roma, si sono presentate quattro persone, tutte “in borghese e senza avere alcun mandato”. Avrebbero detto di essere agenti di polizia. Dopo una colluttazione, il giovane è caduto dalla finestra della sua camera facendo un volo di otto metri e restando sanguinante sul marciapiede sottostante. Portato in ospedale per fratture e traumi multipli, Hasib è rimasto in coma per 50 giorni. “Lo hanno preso dai piedi e lo hanno buttato giù”, è l’accusa rivolta dalla sorella del 36enne ai presunti agenti di polizia. Gli accertamenti si concentrano sulle posizioni di otto persone appartenenti alla polizia di Stato. Agli atti nel fascicolo aperto in procura a Roma dopo l’esposto presentato dalla famiglia in cui si procede per tentato omicidio è stata acquisita la relazione di servizio oggetto di accertamenti e non si esclude che si possa ipotizzare altri reati, tra cui il falso.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia