18 Agosto 2022
Niccolò Ghedini (foto LaPresse)
L'avvocato Niccolò Ghedini, senatore di Forza Italia e storico legale di Silvio Berlusconi, è morto all'ospedale San Raffaele di Milano: scopriamo la causa della morte e la sua malattia.
Ghedini aveva 62 anni quando è deceduto a causa di una una forma di leucemia (tumore del sangue) che lo aveva colpito tempo fa. A causa di questa malattia il legale era stato sottoposto ad un trapianto di midollo nei mesi scorsi all'ospedale San Raffaele di Milano. Tuttavia successivamente c'è stato un peggioramento delle sue condizioni di salute.
La morte di Ghedini è sopraggiunta per una complicanza: una polmonite contratta probabilmente per il suo stato particolarmente fragile. Lui era infatti un paziente immunodepresso.
Sono tantissimi i messaggi di cordoglio per il senatore Ghedini scritti da personalità di spicco dopo la sua morte. Fra i primi c'è quello del il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "Ci ha lasciato il nostro Niccolò. Non ci sembra possibile - scrive Berlusconi - ma purtroppo è così. Il nostro dolore è grande, immenso, quasi non possiamo crederci: tre giorni fa abbiamo lavorato ancora insieme. Cosa possiamo dire di lui? Un grande, carissimo amico, un professionista eccezionale, colto e intelligentissimo, di una generosità infinita. Ci mancherai immensamente, e ci domandiamo come potremo fare senza di te".
"Addio a Niccolò Ghedini - dichiara all'Adnkronos il vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera, Gianfranco Rotondi - uno degli amici con cui ho condiviso trent’anni di storia politica, e una delle persone più disinteressate che siano state a fianco di Silvio Berlusconi. Ha lottato come un leone, e scompare in campagna elettorale, come un combattente indomito che sceglie di cadere sul campo".
"Niccoló Ghedini, avvocato eccellente, politico lungimirante - ha scritto l'ex sottosegretario alla Giustizia, il deputato azzurro Francesco Paolo Sisto - amico insuperabile, ci ha lasciato, soli. Un punto di riferimento: per la nostra idea di Giustizia, per la fedeltà al presidente Berlusconi, per la lucidità nella lettura della politica di Forza Italia, per la tenacia e qualità nella difesa in processi sempre difficili. Il punto di riferimento: per me, per un amico di toga e politica, contagiato dal suo berlusconismo amorevole e senza mediazioni, un amico che lo amava, lo ama e non potrà scordarlo. Mai".
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