08 Agosto 2022
Terapia intensiva (fonte foto Lapresse)
SCRITTI PANDEMICI
“La giustizia è come un treno che è quasi sempre in ritardo.” (Yevgeny Yevtushenko)
Perché leggere un quotidiano piuttosto che un altro? Spesso, la scelta si basa sulle convinzioni ideologiche del lettore. Chi la pensa come Maurizio Belpietro legge La verità. Altrettanto spesso, la scelta del lettore si basa sul prestigio del quotidiano: legge Il Corriere della Sera perché è il più autorevole (mi viene da ridere...). Così, passa del tutto in secondo piano quello che dovrebbe essere il primo criterio ispiratore della scelta: “Leggo Il Giornale d’Italia perché mi dà le notizie che gli altri quotidiani non mi danno”. Quale altro quotidiano vi ha dato notizia delle indagini in corso in Grecia a carico dell’ospedale Sotiria di Atene per la gestione dei pazienti COVID19? Ieri, in Italia, ne ha dato notizia L’Antidiplomatico, con un articolo di Marina Vouduri. In sintesi, l’Avv. Nikos Antoniadis ha sporto querela asserendo l’esistenza di “protocollo di inganno” e di un “protocollo di morte” applicati negli ospedali greci (e in particolare nell’ospedale Sotiria). Il primo protocollo raccomanderebbe di registrare come deceduti per COVID 19 anche i pazienti morti per altre patologie (ma positivi al test). Il secondo detterebbe le linee guida terapeutiche (tachipirina e vigile attesa prima del ricovero, intubazione e ventilazione forzata nei reparti di terapia intensiva). Nulla di nuovo, dunque, tutte cose dette e scritte anche in Italia. Allora, dove sta la notizia? La notizia è che nel nostro Paese la Magistratura inquirente non ha aperto alcuna indagine, venendo meno al proprio compito istituzionale. La notizia è che la politica ignora completamente il tema della gestione della pandemia, venendo meno alla propria funzione di controllo e critica del potere esecutivo. Gli schieramenti in campo e i loro disgustosi lacchè nei media nazionali discutono di politica interna, politica internazionale, temi sempreverdi come l’immigrazione, temi ad personam come la conoscenza della lingua inglese di Io sono Giorgia, alleanze strette e sciolte nello spazio di un fine settimana e amenità del genere. Come se l’Italia non fosse stata scossa fino alle fondamenta democratiche dalla gestione della pandemia. Il PD candida Roberto Speranza, Carlo Calenda dichiara di volere Presidente del Consiglio l’uomo che ha coniato il sillogismo: “Non ti vaccini, ti ammali, muori”, Giorgia Meloni ha nel proprio partito miserabili che hanno invocato pene inumane per i no vax. E i milioni di italiani che sono stati sospesi dal lavoro perché hanno rifiutato l’inoculazione? E i parenti di coloro che sono morti perché anche in Italia (e forse soprattutto in Italia!) il Ministro Roberto Speranza - con la complicità di due Presidenti del Consiglio e il pieno sostegno del Presidente della Repubblica - emanava un “protocollo di inganno” e un “protocollo di morte”?
Sì, “La giustizia è come un treno che è quasi sempre in ritardo.” Noi italiani ai treni in ritardo siamo abituati. Ciò nonostante, qualcuno di noi s’indigna ancora quando il treno proprio non parte.
di Alfredo Tocchi, Il Giornale d’Italia
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