17 Febbraio 2022
Fonte: lapresse.it
L'ex consigliere del Csm Piercamillo Davigo, accusato di rivelazione del segreto d'ufficio per il caso dei verbali di Piero Amara su una presunta "Loggia Ungheria", è stato rinviato a giudizio dal gup di Brescia Federica Brugnara. La decisione è arrivata oggi, giovedì 17 febbraio 2022, proprio nel giorno dell'anniversario dell'inizio di Mani Pulite, di cui Davigo era stato uno dei pm in prima linea. Davigo infatti, insieme a Antonio Di Pietro e Gherardo Colombo, faceva parte del pool di esperti che si occupò delle scandalose inchieste di Tangentopoli.
Il processo a Davigo prenderà il via il prossimo 20 aprile davanti alla prima sezione del Tribunale di Brescia. Il legale dell'ex consigliere del Csm, l'avvocato Borasi aveva chiesto già in precedenza la pubblica udienza preliminare "perché tutto si svolgesse nella massima chiarezza e trasparenza. Quando sarà il caso - aveva aggiunto - il dottor Davigo si difenderà in dibattimento, essendo certo della propria innocenza".
Dall'altra parte, nel consegnare i verbali di Amara a Davigo, il pm di Milano Paolo Storari ha tenuto una "condotta legittima". A spiegarlo è stato l'avvocato Paolo Della Sala, legale di Storari, riassumendo il discorso difensivo con cui ha chiesto al gup di Brescia Federica Brugnara di assolvere il pubblico ministero imputato per rivelazione del segreto d'ufficio. Il legale ha continuato poi dicendo che Storari ha agito dopo aver ricevuto da "importanti esponenti del Csm" la conferma della correttezza del suo gesto, tra l'altro "compatibile" con il compendio normativo, ossia con le circolari dello stesso Csm. "Gesto che poi ha trovato il suo avallo nei comportamenti di altre persone che siedono a Palazzo dei Marescialli e delle quali nessuna ha sollevato obiezioni formali" al modo in cui è stata chiesta tutela.
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